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Famiglia: la vera ricchezza delle differenze

La famiglia è il nucleo in cui si costituisce la storia di ciascuno. Luogo originario in cui si sperimentano le differenze e si imparano a superare i conflitti


Nessun uomo è un’isola
, scriveva il poeta, religioso e saggista inglese John Donne, intendendo significare come ciascuno, per l’amore di Dio che opera in lui, sia parte di un tutto più grande. Dell’umanità.
Ma se l’umanità è ciò a cui ci si riferisce tenendo l’obiettivo allargato più che si può, stringendo l’inquadratura al massimo è la famiglia il primo esempio di quel “tutto” di cui ciascuno fa parte; il primo appiglio a cui l’uomo àncora il suo bisogno di appartenenza.
Come scrive Mariolina Ceriotti Migliarese in un editoriale uscito su Avvenire, la famiglia è il “luogo dal quale siamo partiti e che ha dato la prima, fondamentale impronta alla nostra personalità”.


Famiglia, luogo di accoglienza delle differenze

Se la famiglia, dunque, è il luogo originario dell’accoglienza e del senso di appartenenza, ciò non toglie che, nelle sue dinamiche, sia anche il luogo in cui si incontrano le differenze: di sesso, di età, di culture, di ruolo…
E la differenza, si sa, in quanto tale è sempre causa di possibili conflitti. Ma, sottolinea Ceriotti Migliarese è anche “ciò che porta vera novità. Nuovo è lo sguardo che il maschile porta al femminile (e viceversa), nuovo ciò che il giovane porta all’anziano (e viceversa). Nuovo è ciò che le due famiglie di origine portano l’un all’altra; nuovo ciò che inizia quando si passa alla condizione di genitori e si deve trovare il proprio modo di educare”.

In questo, dunque, il conflitto è una conseguenza quasi naturale delle dinamiche familiari. Ma è una conseguenza che non va temuta se l’arco di riferimento temporale a cui si guarda è quello del “per sempre”. Solo in quest’ottica, infatti, le differenze possono essere capite e ricomprese all’interno di un quadro di protezione e legami condivisi, imparando a gestire i conflitti e favorire la crescita di ciascuno all’interno di una feconda rete di relazioni.
Ed è proprio questo ciò che permette di crescere con la capacità di affermarsi come persone ma, nello stesso tempo, capire il punto di vista dell’altro; essere sicuri dei propri valori, ma anche conoscere i propri limiti.
Perché la famiglia è quel nucleo primigenio in cui, specie se ci sono più figli, si sperimentano differenze e conflitti, a volte anche ingiustizie, che, poi, si incontreranno anche nella società.

“Tutte queste piccole difficoltà e fatiche – prosegue Mariolina Ceriotti Migliarese – richiedono lo sviluppo di risorse e capacità di adattamento che ci insegnano a mediare, a fare la pace, a superare i conflitti”. Insegnano a considerare i diversi punti di vista e a sforzarsi di spiegare le proprie ragioni, consapevoli di essere “unici”, ma non “i soli”.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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