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Quel sorriso che non viene dal cuore, quel cercare di stare bene con tutti, ma con nessuno…

Silvia e Stefano chiedono di pregare per tutti noi genitori, per essere sempre pronti a ri-accogliere i nostri figli ogni qualvolta ci abbandonano


IL FILO DELLA PREGHIERA di giovedì 26 agosto alle ore 21.00

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen.

 

Preghiera allo Spirito Santo

(Paolo VI)
Vieni, o Spirito Santo
e donami un cuore puro,
pronto ad amare Cristo Signore
con la pienezza, la profondità e la gioia
che tu solo sai infondere.
Donami un cuore puro,
come quello di un fanciullo
che non conosce il male
se non per combatterla e fuggirlo.
Vieni, o Spirito Santo
e donami un cuore grande,
aperto alla tua parola ispiratrice
e chiuso ad ogni meschina ambizione.
Donami un cuore grande e forte
capace di amare tutti,
deciso a sostenere per loro
ogni prova, noia e stanchezza,
ogni delusione e offesa.
Donami un cuore grande,
forte e costante fino al sacrificio,
felice solo di palpitare con il cuore di Cristo
e di compiere umilmente, fedelmente
e coraggiosamente la volontà di Dio.
Amen.

Preghiera per i figli in difficoltà

Beata Vergine Maria, volgi il tuo sguardo materno su (nome del figlio). Egli è stato rigenerato alla via soprannaturale mediante il Battesimo, ed è diventato figlio di Dio ed erede del Cielo; ma ricordati che nello stesso tempo è anche figlio tuo, Maria.
In questo momento Gesù ti ripete quelle memorabili parole: “Madre, ecco tuo figlio!”.
Accettalo perciò sotto la tua speciale protezione totalmente e per sempre. Custodiscilo e difendilo come cosa e proprietà tua e compi verso di lui la tua missione di Madre,
affinché per mezzo tuo cresca buono e santo. Difendilo da tutti i pericoli dell’anima e del corpo e possa un giorno essere partecipe della vita eterna nella gloria del cielo.
E tu, Giuseppe, unisciti alla tua dilettissima sposa nel prenderti cura di questo mio figlio, come un giorno facesti con il Figlio di Dio. Amen

Stralcio dall’udienza generale di Papa Francesco di mercoledì 25 agosto 2021: Catechesi sulla Lettera ai Galati – 5. I pericoli della legge

“… L’osservanza della Legge da parte dei cristiani portava a questo comportamento ipocrita, che l’apostolo intende combattere con forza e convinzione… Cos’è l’ipocrisia?… Si può dire che è paura per la verità. L’ipocrita ha paura per la verità. Si preferisce fingere piuttosto che essere sé stessi. È come truccarsi l’anima, come truccarsi negli atteggiamenti, come truccarsi nel modo di procedere: non è la verità… E la finzione impedisce il coraggio di dire apertamente la verità e così ci si sottrae facilmente all’obbligo di dirla sempre, dovunque e nonostante tutto. La finzione ti porta a questo: alle mezze verità. E le mezze verità sono una finzione: perché la verità è verità o non è verità. Ma le mezze verità sono questo modo di agire non vero. Si preferisce, come ho detto, fingere piuttosto che essere sé stesso, e la finzione impedisce quel coraggio, di dire apertamente la verità. E così ci si sottrae all’obbligo – e questo è un comandamento – di dire sempre la verità, dirla dovunque e dirla nonostante tutto. E in un ambiente dove le relazioni interpersonali sono vissute all’insegna del formalismo, si diffonde facilmente il virus dell’ipocrisia. Quel sorriso che non viene dal cuore, quel cercare di stare bene con tutti, ma con nessuno… L’ipocrita è una persona che finge, lusinga e trae in inganno perché vive con una maschera sul volto, e non ha il coraggio di confrontarsi con la verità. Per questo, non è capace di amare veramente – un ipocrita non sa amare – si limita a vivere di egoismo e non ha la forza di mostrare con trasparenza il suo cuore… Non dovremmo mai dimenticare le parole del Signore: “Sia il vostro parlare sì sì, no no, il di più viene dal maligno” (Mt 5,37)…”.

Momento di silenzio (la durata è a discrezione di ciascuna famiglia)

Le preghiere delle famiglie:

Silvia e Stefano chiedono a tutti noi di pregare così: “O Signore, aiutaci ad esser dei genitori sempre presenti per i nostri figli, ad infonder loro amore e sicurezza. Aiutaci ad esser sempre pronti a ri-accoglierli ogni qualvolta ci abbandonano. Aiutaci ad esser sempre la loro ancora salda e sicura. Aiutaci ad affidarci a Te, sicuri che hai in serbo per loro un progetto d’amore infinito”.

Tutti noi insieme, chiediamo al Signore di custodire questi amici: Morgan e Samuele, Lucas e Samuel con Jesuane, Paul, Marta, Andrea, Esther, Stefania, Francesca e Veronica, Xiuxiào, Filippo e Annalia, Giacomo, Jussara, Rafael, Kamelia, Fabio, Giuly, Pasquale, Martin, Gabriele e Pietro, Antonella, Daniela, Julia e Marjana, Rayan, Ray, Cindy, Mery, Artur, Mariangela, Rabia, William, Ronny, Kasambi, Chenchèn, Giulia, Aurora, Kevin e Francesco, Rosa, John, Paulo, Kakà, Maddi, Valentin, Johan e Cinthia.

(Ciascuno aggiunga i propri cari e ce lo comunichi, così li inseriamo. Indicateci anche le situazioni risolte, potremo così condividere con gioia gli effetti della nostra fiduciosa preghiera).   

 

Padre nostro…

 

Pensiero del giorno:

“Le parole gentili possono essere brevi e facili da pronunciare, ma il loro eco è davvero infinito

(Madre Teresa di Calcutta)

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

 

Si consiglia di avere un simbolo, un oggetto o altro che ci permetta di fare un po’ di “deserto” intorno a noi (una Bibbia, o un crocefisso, o altro). Si consiglia inoltre che la preghiera sia recitata dalla coppia. Per coloro che recitano la Liturgia delle Ore potrebbe precederla o seguirla. Giorno previsto: il giovedì alle ore 21,00 (secondo le possibilità di ciascuna famiglia).

Coloro che volessero inviarci le proprie preghiere o volessero chiedere di pregare per una persona a loro cara possono contattarci all’indirizzo: ilfilodellapreghiera@aibi.it



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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