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Pellegrinaggio nazionale delle famiglie. La gioia di essere una famiglia adottiva, nonostante tutto

All’interno dell’evento di avvicinamento alla giornata Mondiale delle Famiglie, Piera e Francesco Ferruccio hanno offerto la loro toccante testimonianza di genitori adottivi


Domenica 12 settembre 2021 si è svolto il Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la famiglia; un “evento di popolo, nonni, genitori, figli in preghiera, svoltosi in contemporanea in 20 santuari in tutta Italia (e uno in Svizzera) in preparazione del X Incontro mondiale delle Famiglie in programma a Roma nel 2022.


Durante il Pellegrinaggio al Santuario Santa Maria dei Miracoli di Casalbordino (CH) hanno portato la loro toccante testimonianza Piera e Francesco Ferruccio, genitori che ormai 10 anni fa hanno adottato un figlio con Ai.Bi. – Amici dei Bambini e che hanno raccontato l’esperienza familiare di chi, davanti alle difficoltà, capisce che accogliere un figlio significa accoglierlo con tutta la sua storia.
A parlare è stata prevalentemente Piera, che ha raccontato dei dubbi rispetto alla loro partecipazione nel momento in cui sono stati invitati a portare una testimonianza sulla gioia: “Ci siamo chiesti – ha raccontato – se veramente eravamo la coppia adatta, in questo periodo della nostra vita”.
“La risposta – ha proseguito – me l’ha data una carissima amica: tu, mi ha detto, ‘hai dato la vito o l’hai ricevuta’? Ecco, allora, che davanti ai miei occhi si è formato come un film di tutte le emozioni e le vicende che abbiamo vissuto con i nostri figli in questi 10 anni”.

La storia di una famiglia adottiva

Piera e Francesco sono genitori di due figli di 15 e 17 anni, uno dei quali adottato e disabile. Piera ha premesso innanzitutto come l’adozione sia una cosa meravigliosa, ma ha sottolineato anche che “Accogliere un figlio significa accoglierlo a 360 gradi, con tutto il suo passato, la sua storia e le sue problematiche”. “Figli – ha ribadito – che spesso sono arrabbiati, non con te, ma con la vita che li ha messi a dura prova, li ha traditi, abbandonati. Per loro tornare a fidarsi non è uno scherzo, e per noi genitori accompagnarli nel loro cammino è ancora più delicato”.
Gli ultimi 10 anni della famiglia Ferruccio sono stati particolarmente intensi, fatti di tanti problemi ma anche di momenti indimenticabili. “Poi – è andato avanti il racconto di Piera – i figli crescono e i bambini li ritrovi ragazzi che hanno voglia di libertà. Da un giorno all’altro ti sembra di non riconoscerli più, ti imbatti nella loro fragilità, nel loro passato, nella voglia di vivere la loro vita. Pretendono di viverla. Hanno bisogno di sperimentare nuove strade, nuove amicizie. A volte, purtroppo, sbagliate. Ed è quello che sta accadendo a noi con un figlio”.

Qui le parole di Piera si fanno rotte dall’emozione, accennando alle difficoltà e alla durissima decisione di allontanare il figlio per un certo periodo dalla vita della famiglia. Perché “il nostro dovere di genitori è quello di educare i nostri figli. Non possiamo esimerci da questa responsabilità” anche se ci si trova di fronte a scelte che nessun genitore vorrebbe compiere. “Ma sappiamo – ha proseguito Piera – che quella è la decisione migliore, in quel momento, per dare una vita dignitosa ai nostri figli”.
Davanti a tutto questo, allora: “Dov’è la nostra gioia? Poi abbiamo capito che la nostra testimonianza è proprio questa: in tutto questo tempo non avere mai mollato, avere tenuto duro. Avere retto in questi anni ed essere arrivati alla consapevolezza che questi figli, è vero, ci hanno dato tante tribolazioni, ma la cosa più importante è che ci hanno dato tanta ricchezza. Ci hanno dato la gioia, quella vera. Hanno trasformato la nostra vita in vita vera, in comunione con Cristo. E non potevamo chiedere nulla di più”. Grazie.

L’intero pellegrinaggio è visibile nel video sottostante. L’intervento di Piera e Francesco inizia a 1 ora e 47 minuti



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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