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Sogno che ogni famiglia cattolica possa adottare un bambino

Al Pellegrinaggio nazionale delle famiglie di Pompei, la testimonianza di Maria ed Enrico, genitori di cinque figli di cui due adottati: “La gioia dei nostri figli è indescrivibile”

Un grande successo, di popolo, di fede e di comunicazione. Questo è stato il Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per le famiglie, promosso dal Rinnovamento nello Spirito, dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei e dal Forum Nazionale delle Associazioni Familiari e svoltosi in contemporanea in 19 santuari in Italia più uno in Svizzera.


Un pellegrinaggio che esprime gioia

Grandissima, tra le tante, la partecipazione al pellegrinaggio di Pompei, dove c’è stato l’intervento anche del Presidente Nazionale del Forum delle Famiglie Gigi De Palo.
Il sentimento prevalente è quello della gioia: gioia di ritrovarsi dopo le difficoltà della pandemia, ma, soprattutto, gioia che deriva dall’essere famiglia, nonostante la “forza” (da non confondere con la parola “sforzo”) necessaria per essere e rimanere realmente tale.
Un grande esempio lo hanno portato a Pompei tutti i presenti: dai nonni ai bambini. Ciascuno con la sua storia e le sue fatiche, ma con la voglia di testimoniare la felicità di essere famiglia.

La testimonianza dei genitori adottivi Maria ed Enrico

Famiglia Cristina lo ha raccontato con un bell’articolo, all’interno del quale si trova anche la testimonianza di Maria ed Enrico Gallozzi, coppia di imprenditori salernitani genitori adottivi che Ai.Bi. – Amici dei Bambini ha seguito nel loro iter entusiasmante. Maria ed Enrico si sono conosciuti al liceo, e da allora non si sono più lasciati. “Il ‘frutto’ del loro amore – racconta Famiglia Cristiana – è un albero che ha rami in tutto il mondo”. La coppia, infatti, dopo i primi due figli decide di adottare un bambino brasiliano, allargando le braccia per accogliere una nuovo componente della famiglia. Ma la storia prosegue e negli anni successivi arriva Serena e, quindi, una nuova foglia adottata, questa volta dalla Cina. “La loro quotidianità – prosegue il racconto – è fatta di risate, voci che si sovrappongono, impegni, continui pentoloni per la pasta dove poi il sale risulta giusto solo quando si cucina per sette persone. ‘Se cucino per tre persone sbaglio sempre la dose… ma il condimento nella nostra vita non è mancato mai, la gioia dei nostri figli è indescrivibile. Sono tutti uguali, tra loro non c’ è differenza. Noi ci auguriamo che l’adozione possa diventare un fatto normale per arricchire le famiglie, ben vengano quelle che trasformano la coppia in famiglia ma speriamo che si possa fare questa scelta per quel ‘di più’. Io sogno che ogni famiglia cattolica possa adottare un bambino: le mamme hanno donato la nuova vita e alcune famiglie, come la nostra, possono sanare il legame genitori-figli che per colpa di altri adulti si è spezzato”.
Il grido di Maria è una testimonianza dal valore eccezionale, considerando anche il fatto che lei non ha mai smesso di lavorare e che questo entusiasmo non vuole per nulla nascondere le difficoltà che comunque ci sono state e la necessità, in alcuni momenti, di aver avuto bisogno di un aiuto. “Ma da Pompei – chiude Famiglia Cristiana – la sua voce è più alta anche in qualità di rappresentate dell’associazione Amici dei Bambini: ‘L’ Italia ha bisogno di una legge per le famiglie. Ci stiamo battendo, ma quella di avere agevolazioni non è una proposta: ormai è diventata un’urgenza’.”



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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