Di ritorno dal viaggio in Ungheria e Slovacchia, Papa Francesco, parlando con i giornalisti presenti sull’aereo, ha ribadito senza mezzi termini la ferma posizione della Chiesa sull’aborto: si tratta di omicidio!

L’aborto? Non è un problema. “È un omicidio”.
Non ci sono mezze misure né possibili fraintendimenti nelle parole pronunciate da Papa Francesco, di ritorno dal viaggio in Ungheria e Slovacchia, durante la consueta “chiacchierata” con i giornalisti a bordo dell’aereo.

“Chi fa un aborto uccide, senza mezze parole – ha proseguito il Pontefice. Prendete voi un qualsiasi libro di embriologia per studenti di medicina. La terza settimana dal concepimento, tutti gli organi stanno già lì, tutti, anche il Dna… È una vita umana! Questa vita umana va rispettata, questo principio è così chiaro! A chi non può capire, farei questa domanda: è giusto uccidere una vita umana per risolvere un problema? È giusto assumere un sicario per uccidere una vita umana? Scientificamente è una vita umana. È giusto farla fuori per risolvere un problema?”

Papa Francesco ha portato ulteriormente avanti il suo ragionamento sottolineando come, se la Chiesa arretrasse su questo argomento, se in qualche modo lo accettasse, sarebbe come se avesse accettato “l’omicidio quotidiano”. “Mi diceva un capo di Stato – ha concluso Francesco prima di passare ad altri argomenti – che il calo demografico è cominciato perché in quegli anni c’è stata una legge sull’aborto così forte che hanno fatto sei milioni di aborti e questo ha lasciato un calo di nascite nella società di quel Paese”.

 

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