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A Natale contempliamo un presepio e chiediamo il dono dell’umiltà: senza umiltà non troveremo mai Dio ma solo noi stessi

“Anche in questo Natale il mio pensiero va a tutti i bambini che non hanno ancora una famiglia che li abbracci con amore tutti i giorni come faccio io con la mia mamma e mio papà” (Jussara Rita 22 anni)

 


IL FILO DELLA PREGHIERA di giovedì 23 dicembre (alle 21.00)

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen.

 

Inno allo Spirito Santo

O Spirito Creatore, vieni, le menti visita:

di grazia colma l’anima di chi creasti provvido.
Consolatore ottimo, dono del Dio altissimo,

sorgente, fuoco, carità, consacrazione intima.
O Donatore benefico di sette doni mistici sul labbro

degli Apostoli le lingue tu moltiplichi.
I nostri sensi illumina, d’amore i cuori penetra,

rafforza i corpi deboli col tuo potente impeto.
Le forze ostili dissipa, dona la pace all’anima,

con Te per guida, o Spirito, scampiamo dal pericolo.
A noi rivela, o Spirito, il Padre e l’Unigenito,

uniti a Te nell’intimo d’amore inestinguibile.
Sia gloria al Padre altissimo, al Vincitor degli inferi,

all’increato Spirito negli infiniti secoli. Amen.

La voce dei figli

Pensiero di Natale:

“Anche in questo Natale il mio pensiero va a tutti i bambini che non hanno ancora una famiglia che li abbracci con amore tutti i giorni come faccio io con la mia mamma e mio papà”

(Jussara Rita 22 anni)

Stralcio dall’udienza generale di Papa Francesco del 22 dicembre 2021: Catechesi: La nascita di Gesù.

“… Cari fratelli e care sorelle, solo l’umiltà è la via che ci conduce a Dio e, allo stesso tempo, proprio perché ci conduce a Lui, ci porta anche all’essenziale della vita, al suo significato più vero, al motivo più affidabile per cui la vita vale la pena di essere vissuta.

Solo l’umiltà ci spalanca all’esperienza della verità, della gioia autentica, della conoscenza che conta. Senza umiltà siamo “tagliati fuori”, siamo tagliati fuori dalla comprensione di Dio, dalla comprensione di noi stessi. Occorre essere umile per capire noi stessi, tanto più per capire Dio… Cari fratelli e sorelle, vorrei invitare tutti gli uomini e le donne nella grotta di Betlemme ad adorare il Figlio di Dio fatto uomo. Ognuno di noi si avvicini al presepio che trova a casa sua o nella chiesa o in altro luogo, e cerchi di fare un atto di adorazione, dentro: “Io credo che tu sei Dio, che questo bambino è Dio. Per favore, dammi la grazia dell’umiltà per poterci capire”… Per questo dobbiamo chiedere l’umiltà come una grazia: “Signore, che non sia superbo, che non sia autosufficiente, che non creda di essere io stesso il centro dell’universo. Fammi umile. Dammi la grazia dell’umiltà. E con questa umiltà io possa trovarti. È l’unica strada, senza umiltà non troveremo mai Dio: troveremo noi stessi. Perché la persona che non ha umiltà non ha orizzonti davanti, ha soltanto uno specchio: guarda sé stesso. Chiediamo al Signore di rompere lo specchio e di poter guardare oltre, all’orizzonte, dove è Lui. Ma questo deve farlo Lui: darci la grazia e la gioia dell’umiltà per fare questa strada…”.

Momento di silenzio (la durata è a discrezione di ciascuna famiglia)

  

Le preghiere delle famiglie:

Beatrice e Ermes chiedono a tutti noi di pregare così:

“Affidiamo alla protezione di Maria e Giuseppe tutti i bambini che assieme alle loro mamme sono accolti nelle nostre comunità. Preghiamo per gli educatori e gli operatori che li accompagnano in questo percorso di vita, perché non si scoraggino di fronte alle inevitabili difficoltà del cammino. Chiediamo allo Spirito Santo di illuminare le menti e i cuori di tutti coloro che a vario titolo operano nel difficile compito della gestione quotidiana delle nostre comunità”.

 

Tutti noi insieme, chiediamo al Signore di custodire questi amici: Morgan e Samuele, Lucas e Samuel con Jesuane, Paul, Marta, Andrea, Esther, Stefania, Francesca e Veronica, Xiuxiào, Filippo e Annalia, Giacomo, Jussara, Rafael, Kamelia, Fabio, Giuly, Pasquale, Martin, Gabriele e Pietro, Antonella, Daniela, Julia e Marjana, Rayan, Ray, Cindy, Mery, Artur, Mariangela, Rabia, William, Ronny, Kasambi, Chenchèn, Giulia, Aurora, Kevin e Francesco, Rosa, John, Paulo, Kakà, Maddi, Valentin, Johan e Cinthia.

(Ciascuno aggiunga i propri cari e ce lo comunichi, così li inseriamo. Indicateci anche le situazioni risolte, potremo così condividere con gioia gli effetti della nostra fiduciosa preghiera).   

 

Padre nostro…

 

Pensiero del giorno:

“Se non abbiamo pace,

è perché abbiamo dimenticato

che apparteniamo gli uni agli altri”

(Madre Teresa di Calcutta)

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

 

Si consiglia di avere un simbolo, un oggetto o altro che ci permetta di fare un po’ di “deserto” intorno a noi (una Bibbia, o un crocefisso, o altro). Si consiglia inoltre che la preghiera sia recitata dalla coppia. Per coloro che recitano la Liturgia delle Ore potrebbe precederla o seguirla. Giorno previsto: il giovedì alle ore 21,00 (secondo le possibilità di ciascuna famiglia). 

Coloro che volessero inviarci le proprie preghiere o volessero chiedere di pregare per una persona a loro cara possono contattarci all’indirizzoilfilodellapreghiera@aibi.it



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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