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“Fate quello che Lui vi dirà”. Anche accogliere un figlio adottivo significa abbandonarsi alla fede in Gesù

16 gennaio 2022. Seconda domenica del tempo ordinario. Vilma e Sergio Barel, del Gruppo famiglie della Regione Friuli Venezia Giulia, commentano il passo del vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1-11)

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1-11)
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.


Il commento di Vilma e Sergio

Le nozze di Cana sono il momento in cui Gesù si manifestò pubblicamente e i suoi discepoli credettero in lui. La fede di Maria viene però prima e, infatti, è lei che dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”, senza attendere la conferma di Gesù. La sua fede è saldissima e ci lascia queste parole sintetiche e fortissime, “quello che vi dirà, fatelo”.
Gesù è, insieme ai suoi discepoli, la sua famiglia allargata, e il “segno” e le parole di Maria sono per loro. Ma sono segno e parole per noi che di fronte alle difficoltà non sappiamo a chi rivolgerci. Maria ci dice a chi rivolgerci anche se magari ci sembra non ci ascolti (come succede a Lei a Cana), ma di avere fede in Lui. E lui ha cura dei suoi discepoli, dei suoi amici e non lascia che le nozze possano finire in malo modo.
Inizia una nuova alleanza tra Gesù e i suoi discepoli, tra Gesù e noi tutti. Egli ascolta sempre le nostre preghiere, le nostre suppliche, dobbiamo avere fede in Lui. L’amore e la fede cementano una nuova alleanza, una nuova famiglia a cui non mancherà mai la gioia dello stare insieme e che avrà sempre Gesù al loro fianco, in ogni momento.
Noi famiglie adottive abbiamo sperimentato la gioia di una nuova famiglia nel momento dell’accoglienza dei nostri figli adottivi che si abbandonano a noi. Anche questo è un segno della fede in Gesù: l’abbandonarsi a Lui, il “fare quello che Lui ci dice”.
La preghiera e la fede in Gesù sono il più grande aiuto che le famiglie di tutto il mondo possono avere nella loro vita quotidiana.

 

L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.
Sostieni anche tu questa nostra testimonianza e specifica missione, Dona ora inserendo la causale “sostegno vocazione all’accoglienza familiare”.



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