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Preghiamo per tutti i bambini che sono costretti a vivere senza una famiglia a causa delle guerre e dell’egoismo degli adulti

Nel primo sabato del mese di marzo 2022 si rinnova la preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie. Commento e preghiere a cura di Paola e Mauro Gozzini (comunità La Pietra Scartata – Regione Lombardia). Prega insieme a noi, sabato 5 marzo alle ore 21.00 su Facebook e su Youtube

 

dal Vangelo secondo Luca (Lc 5,27-32)
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Il commento di Paola e Mauro

Anche oggi nelle strade delle nostre città Gesù esce e vede ciascuno di noi indaffarato nel proprio lavoro, apprezza le nostre competenze, ma soprattutto accoglie i nostri limiti.

Ci guarda, siamo unici ai suoi occhi e ci dice “seguimi!”.

Non sempre siamo veloci come Levi a lasciare tutto e ad alzarci, a lasciare le nostre certezze per un cammino nuovo che non conosciamo. Levi sapeva di essere un peccatore, si affida e sa che solo Gesù lo può salvare. È quello che accade ai nostri figli, che hanno vissuto il dolore dell’abbandono, appena sentono la voce dei loro genitori, con un po’ di timore negli occhi, nascosto dalla gioia di sapere di essere amati, velocemente si alzano, si affidano e li seguono.

Quando si risponde alla voce dell’Amore, che cambia le nostre vite, non si può tacere la gioia dell’incontro con Gesù, la si può solo condividere con i parenti, gli amici, ma soprattutto con chi ha bisogno di una parola di speranza, di una mano che stia loro accanto, di un sorriso che comunichi la bellezza della vita anche nei momenti di difficoltà.

È quello che ha fatto anche Levi, non poteva più rimanere da solo e ha preparato un grande banchetto nella sua casa a cui sono accorsi i suoi amici, tutti pubblicani e molte altre persone, i “piccoli” della storia che volevano essere vicino a Gesù.  Solo coloro che si credevano giusti o migliori degli altri erano rimasti fuori dalla casa, ma Gesù era lì anche per loro perché si convertissero.

Preghiamo

Nel primo mistero della gioia ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine
Preghiamo per tutti i bambini che sono costretti a vivere senza una famiglia a causa delle guerre e dell’ egoismo degli adulti perché non perdano mai la speranza di tornare ad essere figli.

Nel secondo mistero della gioia ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta
Preghiamo per tutte le coppie o famiglie che hanno risposto alla voce di Gesù che dice: “seguimi!” e che ora vivono il tempo dell’attesa, perché non si lascino sopraffare dallo sconforto, ma continuino ad aiutarsi vicendevolmente.

Nel terzo mistero della gioia si contempla la nascita di Gesù nella capanna di Betlemme
Preghiamo per tutti i ragazzi e giovani perché come Levi abbiano il coraggio di lasciare i propri interessi, di alzarsi e di seguire Gesù sulle strade della vita.

Nel quarto mistero della gioia ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe
Preghiamo per tutte le persone che soffrono a causa delle guerre o per la negazione dei diritti umani.

Nel quinto mistero della gioia ricordiamo il ritrovamento di Gesù nel Tempio
Preghiamo per tutti noi che in questi giorni abbiamo sentito la vicinanza della guerra, perché possiamo essere ogni giorno portatori di pace riconoscendo nel volto di tutte le persone che incontriamo un fratello da amare.

 

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L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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