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Mariella: “Dopo la morte di mio marito, i miei figli si sono allontanati da me e ora sono sola: pregate per loro”

Renata e Giovanni: “O Dio, abbiamo imparato già da tempo che le prove con le quali la vita ci mette a confronto sono sempre alla nostra portata e che con il tuo sostegno possono essere meglio affrontate e superate”

 


IL FILO DELLA PREGHIERA di giovedì 26 maggio (ore 21.00)

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen.

Preghiera per la pace nel mondo

Dio dei nostri Padri,

grande e misericordioso,

Signore della pace e della vita,

Padre di tutti.

Tu hai progetti di pace e non di afflizione,

condanni le guerre

e abbatti l’orgoglio dei violenti.

Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù

ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,

a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe

in una sola famiglia.

Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,

supplica accorata di tutta l’umanità:

mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza;

minaccia per le tue creature

in cielo, in terra e in mare.

In comunione con Maria, la Madre di Gesù,

ancora ti supplichiamo:

parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli,

ferma la logica della ritorsione e della vendetta,

suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,

gesti generosi ed onorevoli,

spazi di dialogo e di paziente attesa

più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.

Concedi al nostro tempo giorni di pace.

Mai più la guerra.

(Giovanni Paolo II)

 

Stralcio dall’udienza generale di Papa Francesco di mercoledì 25 maggio 2022: Catechesi sulla Vecchiaia – 11. Qoelet: la notte incerta del senso e delle cose della vita.

“… Il disincanto, nella vecchiaia, viene. E dunque la resistenza della vecchiaia agli effetti demoralizzanti di questo disincanto è decisiva: se gli anziani, che hanno ormai visto di tutto, conservano intatta la loro passione per la giustizia, allora c’è speranza per l’amore, e anche per la fede… la conoscenza che ci esonera dalla moralità sembra dapprima una fonte di libertà, di energia, ma ben presto si trasforma in una paralisi dell’anima. Qoelet, con la sua ironia, smaschera già questa tentazione fatale di una onnipotenza del sapere – un “delirio di onniscienza” – che genera un’impotenza della volontà. I monaci della più antica tradizione cristiana avevano identificato con precisione questa malattia dell’anima, che improvvisamente scopre la vanità della conoscenza senza fede e senza morale, l’illusione della verità senza giustizia. La chiamavano “accidia”. E questa è una delle tentazioni di tutti, anche dei vecchi, ma è di tutti… l’accidia è la resa alla conoscenza del mondo senza più passione per la giustizia e per l’azione conseguente.

Il vuoto di senso e di forze aperto da questo sapere, che respinge ogni responsabilità etica e ogni affetto per il bene reale, non è innocuo. Non toglie soltanto le forze alla volontà del bene: per contraccolpo, apre la porta all’aggressività delle forze del male. Sono le forze di una ragione impazzita, resa cinica da un eccesso di ideologia. Di fatto, con tutto il nostro progresso, con tutto il nostro benessere, siamo davvero diventati “società della stanchezza”. Pensate un po’ a questo: siamo la società della stanchezza! Dovevamo produrre benessere diffuso e tolleriamo un mercato scientificamente selettivo della salute. Dovevamo porre un limite invalicabile alla pace, e vediamo susseguirsi guerre sempre più spietate verso persone inermi. La scienza progredisce, naturalmente, ed è un bene. Ma la sapienza della vita è tutta un’altra cosa, e sembra in stallo…”.

 

Momento di silenzio (la durata è a discrezione di ciascuna famiglia)

 

Le preghiere delle famiglie:

La signora Luisa chiede a tutti noi di pregare così: “Salve, vorrei che pregaste per mia figlia Valentina, per una presta guarigione, grazie”.

 

La signora Mariella chiede a tutti noi di pregare così: “Buongiorno. Dopo la morte del loro padre, cioè mio marito, si è rotta una cosa preziosa che avevamo, l’amore. La morte ci ha allontanati, loro si sono sposati, il dolore della perdita l’ho vissuto da sola, con Gesù e Maria, e degli angeli, 2 in particolare che mi portavano da mangiare, e ascoltano il mio grido di dolore, sia per la perdita, sia per allontanamento dei miei figli. Pregate per loro”.

 

Renata e Giovanni chiedono a tutti noi di pregare così: “O Dio, abbiamo imparato già da tempo che le prove con le quali la vita ci mette a confronto sono sempre alla nostra portata e che con il tuo sostegno possono essere meglio affrontate e superate. Il momento in cui le difficoltà si manifestano è sempre il più faticoso, perché ci dà la sensazione di non essere all’altezza. Grazie per ricordarci ogni giorno che la vita è un tuo dono: dacci la forza di affidarci sempre a te”.

 

Tutti noi insieme, chiediamo al Signore di custodire questi amici: Morgan e Samuele, Lucas e Samuel con Jesuane, Paul, Marta, Andrea, Esther, Stefania, Francesca e Veronica, Xiuxiào, Filippo e Annalia, Giacomo, Jussara, Rafael, Kamelia, Fabio, Giuly, Pasquale, Martin, Gabriele e Pietro, Antonella, Daniela, Julia e Marjana, Rayan, Ray, Cindy, Mery, Artur, Mariangela, Rabia, William, Ronny, Kasambi, Chenchèn, Giulia, Aurora, Kevin e Francesco, Rosa, John, Paulo, Kakà, Maddi, Valentin, Johan e Cinthia.

(Ciascuno aggiunga i propri cari e ce lo comunichi, così li inseriamo. Indicateci anche le situazioni risolte, potremo così condividere con gioia gli effetti della nostra fiduciosa preghiera).   

 

Padre nostro…

Pensiero del giorno:

“Il regalo più bello? Il perdono.

Quello indispensabile? La famiglia.”

(Madre Teresa di Calcutta)

 

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

 

Si consiglia di avere un simbolo, un oggetto o altro che ci permetta di fare un po’ di “deserto” intorno a noi (una Bibbia, o un crocefisso, o altro). Si consiglia inoltre che la preghiera sia recitata dalla coppia. Per coloro che recitano la Liturgia delle Ore potrebbe precederla o seguirla. Giorno previsto: il giovedì alle ore 21,00 (secondo le possibilità di ciascuna famiglia).

 

Coloro che volessero inviarci le proprie preghiere o volessero chiedere di pregare per una persona a loro cara possono contattarci all’indirizzo: ilfilodellapreghiera@aibi.it

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Dall’inizio della guerra, Ai.Bi. è impegnata in molteplici attività lanciate all’interno del progetto #BAMBINIxLAPACE, attivo in Ucraina, Moldova e Italia a favore dei bambini ucraini e delle loro famiglie. Chiunque può sostenerli con una donazione una tantum o con l’Adozione a Distanza. E se sei cliente Fineco, la banca raddoppia la tua donazione fino al 30 giugno. Ricordati che tutte le donazioni ad Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali

 

 

 

 

 

 



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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