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È il “rimanere nell’amore” che ci deve interrogare nella nostra fragilità di genitori adottivi

Nel primo sabato del mese di giugno 2022 si rinnova la preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie. Commento e preghiere a cura di Marialuisa e Massimo Cecchetti (comunità La Pietra Scartata – Regione Veneto). Prega insieme a noi, sabato 4 giugno alle ore 21.00 su su Facebook e su Youtube

dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 21,20-25)
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?». Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Il commento di Marialuisa e Massimo

Giovanni: testimone di un amore autentico.
Nell’ultima cena Giovanni appoggia la testa sul petto di Gesù, nell’atto di domandargli chi è colui che lo tradirà. Nel “rimanere con Lui” Giovanni diventa testimone della sofferenza profonda di Gesù e insieme dell’amore incondizionato che egli nutre nei confronti di tutti i suoi apostoli, anche di quelli che lo tradiranno. È così che inizia a comprendere il modo in cui il Maestro intende amare i suoi “fino alla fine”. Il culmine della rivelazione dell’amore di Cristo, Giovanni lo riconosce proprio nella sua morte in croce. Unico tra gli apostoli, egli accompagna la madre di Gesù fin sotto la croce.
Attraverso quest’uomo ognuno di noi può comprendere il significato della parola che si fa amore concreto: nel seguire Gesù lungo la sua passione, tra i suoi nemici, diventa testimone autentico di un amore che trasforma ogni ferita in un dono, di un amore che si spinge fino alla fine, fino al dono totale di sé, fino al compimento della volontà del Padre.
Quante volte noi abbiamo sostato davanti a quella croce?
Giovanni rende testimonianza di una verità che diventa “eterna” nella memoria. È il “rimanere nell’amore” che ci deve interrogare nelle nostra fragilità di genitori che, pur nelle difficoltà, devono testimoniare la forza di una scelta d’amore che trasforma un cuore squarciato in un dono sovrabbondante di vita.
Al mattino presto della domenica, Giovanni arriverà per primo al sepolcro, dove il corpo di Gesù era stato deposto . La sua testimonianza di verità ci rende a nostra volta annunciatori di un amore che non può essere rinchiuso dentro a un sepolcro o alle mura di una casa, ma che deve essere “portato” al mondo: un “figlio” rinasce a vita nuova, segno eloquente di un amore e di una cura che è per sempre.


Preghiamo

Nel primo mistero della gioia ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine
Preghiamo per tutti i bambini e i ragazzi abbandonati perché, grazie al tuo amore paterno, possano mantenere sempre vivo il desiderio di poter rinascere un giorno, veri figli.

Nel secondo mistero della gioia ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta
Preghiamo per tutte le famiglie che si aprono all’accoglienza, siano sempre pronte a dar ragione della speranza che hai posto nei loro cuori.

Nel terzo mistero della gioia si contempla la nascita di Gesù nella capanna di Betlemme
Preghiamo per gli “operatori di pace” che si adoperano per la cura e la tutela dell’infanzia nei territori martoriati dalla guerra, sentano la nostra vicinanza nella preghiera.

Nel quarto mistero della gioia ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe
Preghiamo per quanti hanno una responsabilità politica nei confronti dei bambini abbandonati, perché sappiamo agire sempre secondo giustizia.

Nel quinto mistero della gioia ricordiamo il ritrovamento di Gesù nel Tempio
Preghiamo per i nostri figli perché sappiano riconoscersi anch’essi come testimoni del grande progetto di salvezza di cui sono stati protagonisti.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..