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Papa Francesco: “Il sorriso e il bacio dei nonni sono un tesoro da custodire tra le più grandi ricchezze della vita!”

Nicoletta e Antonio chiedono a tutti noi di pregare così: “Vieni, o Signore, entra nel nostro cuore e fa crescere nelle famiglie il desiderio di aprirsi all’accoglienza di un figlio”

 


IL FILO DELLA PREGHIERA di venerdì 9 giugno (alle ore 21.00)

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen.

 

Invocazione allo Spirito Santo  

Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.

O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, raddrizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

Amen.

 

La voce di un padre e di un figlio

*L’essenza della preghiera*
Essere consapevoli della presenza di Dio. Parlare con Lui non necessariamente a parole ma nell’interiorità del cuore. Tutto si riassume nell’espressione: *Tu sei con me*

Le tenebre non ti nascondono, le distanze non ti separano. Non c’è interferenza che mi possa separare da Te. Esco sulla via e cammini con me.

Mentre dormo vegli il mio sonno. Sei un Padre che assiste.
Sentirsi reciprocamente presenti: è l’essenza della preghiera.

Tu sei con me e io sono nella Tua luce (P. Larrañaga)

(papà Roberto e il figlio Rabia)

 

Stralcio dall’udienza generale di Papa Francesco di mercoledì 8 giugno 2022: Catechesi sulla Vecchiaia: 13. Nicodemo. «Come può un uomo nascere quando è vecchio?» (Gv 3,4).

“… Si fa tanto per riavere sempre questa giovinezza: tanti trucchi, tanti interventi chirurgici per apparire giovani. Mi vengono in mente le parole di una saggia attrice italiana, la Magnani, quando le hanno detto che dovevano toglierle le rughe, e lei disse: “No, non toccarle! Tanti anni ci sono voluti per averle: non toccarle!”. È questo: le rughe sono un simbolo dell’esperienza, un simbolo della vita, un simbolo della maturità, un simbolo di aver fatto un cammino. Non toccarle per diventare giovani, ma giovani di faccia: quello che interessa è tutta la personalità, quello che interessa è il cuore, e il cuore rimane con quella giovinezza del vino buono, che quanto più invecchia più è buono… La vecchiaia è la condizione, concessa a molti di noi, nella quale il miracolo di questa nascita dall’alto può essere assimilato intimamente e reso credibile per la comunità umana: non comunica nostalgia della nascita nel tempo, ma amore per la destinazione finale. In questa prospettiva la vecchiaia ha una bellezza unica: camminiamo verso l’Eterno. Nessuno può rientrare nel grembo della madre, e neppure nel suo sostituto tecnologico e consumistico. Questo non dà saggezza, questo non dà cammino compiuto, questo è artificiale. Sarebbe triste, seppure fosse possibile. Il vecchio cammina in avanti, il vecchio cammina verso la destinazione, verso il cielo di Dio, il vecchio cammina con la sua saggezza vissuta durante la vita. La vecchiaia, perciò, è un tempo speciale per sciogliere il futuro dall’illusione tecnocratica di una sopravvivenza biologica e robotica, ma soprattutto perché apre alla tenerezza del grembo creatore e generatore di Dio…”.

 

Momento di silenzio (la durata è a discrezione di ciascuna famiglia)

 

 Le preghiere delle famiglie:

Nicoletta e Antonio chiedono a tutti noi di pregare così:

“Perché l’ascolto quotidiano della tua Parola ci renda aperti alla Vita verso il prossimo”.

 “Vieni, o Signore, entra nel nostro cuore e fa crescere nelle famiglie il desiderio di aprirsi all’accoglienza di un figlio”.

 “Per tutte le coppie in attesa di un figlio. Sostieni le loro fatiche e dona loro la felicità quando riceveranno il dono meraviglioso del figlio tanto atteso”.

 Tutti noi insieme, chiediamo al Signore di custodire questi amici: Morgan e Samuele, Lucas e Samuel con Jesuane, Paul, Marta, Andrea, Esther, Stefania, Francesca e Veronica, Xiuxiào, Filippo e Annalia, Giacomo, Jussara, Rafael, Kamelia, Fabio, Giuly, Pasquale, Martin, Gabriele e Pietro, Antonella, Daniela, Julia e Marjana, Rayan, Ray, Cindy, Mery, Artur, Mariangela, Rabia, William, Ronny, Kasambi, Chenchèn, Giulia, Aurora, Kevin e Francesco, Rosa, John, Paulo, Kakà, Maddi, Valentin, Johan e Cinthia.

(Ciascuno aggiunga i propri cari e ce lo comunichi, così li inseriamo. Indicateci anche le situazioni risolte, potremo così condividere con gioia gli effetti della nostra fiduciosa preghiera).   

 Padre nostro…

 Pensiero del giorno:

“Il sorriso e il bacio dei nonni sono un tesoro da custodire

tra le più grandi ricchezze della vita!”

 (Papa Francesco)

 

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

 Si consiglia di avere un simbolo, un oggetto o altro che ci permetta di fare un po’ di “deserto” intorno a noi (una Bibbia, o un crocefisso, o altro). Si consiglia inoltre che la preghiera sia recitata dalla coppia. Per coloro che recitano la Liturgia delle Ore potrebbe precederla o seguirla. Giorno previsto: il giovedì alle ore 21,00 (secondo le possibilità di ciascuna famiglia).

 Coloro che volessero inviarci le proprie preghiere o volessero chiedere di pregare per una persona a loro cara possono contattarci all’indirizzo: ilfilodellapreghiera@aibi.it

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