Papa Francesco alle famiglie cattoliche: la pratica dell’utero in affitto è inumana

Durante il discorso alla Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa, il Papa denuncia l’utero in affitto come pratica che sfrutta le donne e mercifica i bambini; mette in guardia dai pericoli della pornografia ed esorta a riconoscere la famiglia come bene comune da premiare

Venerdì 10 giugno, Papa Francesco ha incontrato nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico del Vaticano i rappresentanti della Federazione delle Associazioni Cattoliche in Europa. Nell’occasione il Santo Padre ha tenuto un discorso importante che ha toccato molti dei temi più vicini e sentiti dalle famiglie di oggi: dalla denatalità alla promozione di politiche realmente in favore delle famiglie; dalla genitorialità ai pericoli della pornografia; dalla pace all’utero in affitto. Quest’ultimo punto, in particolare, non era scontato sarebbe stato toccato dal Papa che, invece, vi ha dedicato il passaggio probabilmente più duro del suo discorso, senza indugiare in considerazioni e ragionamenti, ma andando dritto al punto: “La dignità dell’uomo e della donna – ha detto il Papa – è minacciata anche dalla pratica inumana e sempre più diffusa dell’utero in affitto, in cui le donne, quasi sempre povere, sono sfruttate, e i bambini sono trattati come merce”.
Poche parole che esprimono tutta la contrarietà della Chiesa per questa pratica che nemmeno davanti alla tragedia della guerra ha rallentato e che ancora aspetta un’universale condanna da parte di tutto i Paesi del mondo.

Riconoscere la famiglia come bene comune da premiare

Ma, come detto, anche tanti altri sono stati gli argomenti del discorso di Bergoglio che, dopo i saluti di rito, ha subito affrontato il tema della natalità nel contesto di “Un’Europa che invecchia, che non è generativa” e che, come tale, “fa sempre più fatica a essere solidale”. “Gli Stati – ha invitato il Pontefice in chiusura di questo passaggio – hanno il compito di eliminare gli ostacoli alla generatività delle famiglie e di riconoscere che la famiglia costituisce un bene comune da premiare, con delle naturali conseguenze positive per tutti”.
Piuttosto duro anche il riferimento del Papa alla piaga della pornografia, considerata: “un attacco permanente alla dignità dell’uomo e della donna”.Attacco dal quale non serve proteggere solo i più piccoli, ma che bisogna combattere in ogni aspetto in quanto minaccia per la salute pubblica”.

Il testo integrale del discorso di Papa Francesco ai membri della Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa si può leggere QUI