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I testimoni della Fede. Brunello Cucinelli. La morte è un nuovo inizio

Brunello Cucinelli: “Se io con la mia nascita ti donai la gioia della vita, tu oggi, con la fine della tua, mi doni il mistero della morte”

Brunello Cucinelli con suo padre (Foto Brunello Cucinelli.com)

Il “dies natalis” per la Chiesa è il giorno della morte, “il giorno in cui rinasciamo al cospetto del Signore”. “C’è una nascita per chi muore, ma c’è anche il travaglio di una nascita per chi piange un padre defunto” (o altri cari).

Così leggiamo su Aleteia a proposito dell’imprenditore Brunello Cucinelli, che con grande sensibilità cristiana ed umana vede in “Sorella Morte” non una nemica della vita, ma attraverso essa un dono per poter attuare un discernimento fecondo.

Questo è quanto gli ha ispirato la morte del papà Umberto avvenuta recentemente all’età di cento anni e che ha scritto in una sua memoria.

Bellissimo è il pensiero con cui Cucinelli sottolinea il loro specialissimo rapporto, dicendo: “Se io con la mia nascita ti donai la gioia della vita, tu oggi, con la fine della tua, mi doni il mistero della morte”.

Grande esempio di discernimento è quello di un imprenditore che, invece di auto elogiarsi e parlarci di futuri successi per merito esclusivo delle sue azioni, ci sorprende non poco, dichiarandosi “dipendente” dalla storia e dagli insegnamenti di suo padre.

In Brunello Cucinelli, non c’è la voglia di presentarsi come l’uomo che si è fatto tutto da solo e non deve dire grazie a nessuno.

Con estrema chiarezza e oserei dire gratitudine, nel ricordo del padre scrive: “Ho affidato le mie scelte di marito, di padre e di imprenditore alla tua saggezza”. L’origine contadina dei Cucinelli, con la loro genuinità, con l’innata semplicità di chi ha un rapporto vero con la natura, dono di Dio, che si manifesta secondo la volontà del Padre, conducono nell’intimità familiare e non solo, a ricordare i fatti, gli episodi, pieni di umanità che hanno vissuto.

Il nonno spesso raccontava della morte di un giovane sergente, durante la guerra in Albania, che per il bene dei commilitoni ha pensato fosse prioritario salvare la vita dell’asino che portava i rifornimenti piuttosto che la sua.

Sorprende il senso del bello che si scopre quasi inconsciamente nel voler fare le cose al meglio, come dei semplici solchi nei campi fatti con la massima attenzione per non deturpare la bellezza del creato e che Brunello da piccolo faceva con attenzione e orgoglio.

Il valore della vita

Un altro insegnamento, che papà Umberto ha donato al figlio è il valore della vita. Viene ricordata una cavalcata notturna “a perdifiato”, tra gli alberi imbiancati dalla neve per raggiungere una lontana farmacia, per comperare una medicina, che arrivò in tempo, ma non salvò la vita di un bambino.

Brunello Cucinelli un uomo generoso e grato alla vita

Questo tempo impiegato nel tentativo non riuscito di salvare una vita “è l’opposto dello spreco” è la misura di una generosità che non si calcola, ma che rende giustizia alla dignità della persona, che merita ogni sforzo. Sono atti d’amore per il nostro prossimo.

Solo rendendosi conto che il successo del proprio lavoro è strettamente collegato ai valori ricevuti, agli insegnamenti, alle difficoltà vissute nella fiducia di non essere mai soli e nella cristiana speranza della generosità del Padre, potremo sentire il nostro cuore pieno di gioia e di fiducia nel futuro.

Grazie a Brunello Cucinelli che è stato capace di donarci gli aspetti più genuini della vita e una boccata d’aria fresca, in un mondo che troppo spesso ne perde il senso vero.

Chi è Brunello Cucinelli?

Brunello Cucinelli nasce nel 1953 a Castel Rigone, in provincia di Perugia, da una famiglia contadina. Nel 1978 fonda una piccola impresa e decide di colorare il cashmere, divenendo in poco tempo uno degli imprenditori più importanti del panorama italiano ed internazionale. Ciò che lo contraddistingue, oltre la qualità del lavoro, è l’attenzione al rispetto della dignità morale ed economica dell’uomo. Per leggere la sua biografia QUI 

Nell’ambito del progetto “Brunello Cucinelli for Humanity” Cucinelli ha donato capi di abbigliamento a mamme, bambini e adolescenti delle comunità di Amici dei Bambini QUI

La Fondazione Brunello e Federica Cucinelli sostiene ogni iniziativa che valorizzi la conoscenza, la tutela del territorio, i valori della tradizione, i valori spirituali e quotidiani dell’uomo.

Promuove diversi progetti, con il desiderio di contribuire alla felicità e all’innalzamento dello spirito umano, anche grazie ad azioni volte ad abbellire lo spirito dei luoghi. Attività culturali, iniziative a favore della tutela delle bellezze artistiche e progetti di cura e sostegno alle persone e al territorio in cui esse vivono e lavorano sono al centro di ogni coinvolgimento della Fondazione, in Italia e nel mondo.

Per leggere la “Lettera al Padre” di Brunello Cucinelli QUI



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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