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L’amore di Dio che si moltiplica continuamente in ogni nuova famiglia: noi genitori adottivi ne siamo testimoni

DOMENICA 19 giugno. Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Vilma e Sergio Barel (Gruppo famiglie Regione Friuli Venezia Giulia) commentano il passo del Vangelo secondo Luca (Lc 9,11b-17)

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,11b-17)


In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

 

Il commento di Vilma e Sergio

Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci è forse il miracolo più noto del vangelo eppure ci fa riflettere ogni volta che lo leggiamo: il Padre, attraverso suo figlio, ci nutre. Anche quando sembra che non ci sia abbastanza cibo per tutti, tutti saranno saziati e si raccoglieranno anche gli avanzi. Gesù dice ai discepoli di dare loro stessi da mangiare alla folla, con naturalezza. Gesù però sa che il cibo di cui ha bisogno l’uomo è infinito. C’è il cibo per il corpo ed il cibo per l’anima. Il cibo per l’anima è l’amore del Padre. Gesù prende il pane ed inizia a spezzarlo, ma in realtà lo moltiplica; come fa con sé stesso. L’amore del Padre che arriva a noi attraverso Gesù che si “spezza” sulla croce e si moltiplica per nutrire noi.

Dategli voi stessi da mangiare”: gli apostoli sono strumenti che portano il cibo alle folle.

Noi, in particolare noi genitori adottivi, siamo strumenti che portano l’amore di Dio ai nostri figli. Amore che si moltiplica continuamente, in ogni nuova famiglia, in ogni figlio accolto che diventa testimone dell’amore di Dio, di Gesù figlio abbandonato e risorto.

 



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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