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“Il sogno di una famiglia ‘completa’”

Non potremo mai descrivere quel momento quando le vedemmo sedute su quel divano, il cuore si fermò e le lacrime cominciarono a scendere


Siamo Giovanna e Andrea, sposati da diversi anni ormai, una vita di coppia felice che ad un certo punto, dopo qualche anno di matrimonio, non era più completa, mancava la presenza di un figlio per farci sentire di essere veramente una famiglia.

Il nostro desiderio di diventare genitori nasceva dall’amore che sentivamo l’uno per l’altro, un amore che chiedeva di essere manifestato a tutti i figli che Dio avrebbe voluto donarci.

Purtroppo i desideri non sempre si avverano e dopo tre gravidanze finite tragicamente è facile immaginare come ci sentivamo. Incominciammo a pensare a quanti bambini erano soli, abbandonati, in attesa che qualcuno si prendesse cura di loro: all’improvviso la tristezza scomparve e pensammo che forse il figlio tanto desiderato ci stava già aspettando in qualche parte del mondo.

Il lungo cammino verso l’adozione

Cosi iniziò il lungo cammino verso l’adozione. Impegnativi ed estenuanti corsi di preparazione presso Ai.Bi., nel corso dei quali la paura di non essere all’altezza si scontrava con la volontà di voler lottare e questa volta di potercela fare. La formazione fu dura, ma temprò i nostri animi, ci sentivamo pronti a superare qualsiasi ostacolo.

Non dimenticherò mai la telefonata della “cicogna” Irene che mi annunciava di essere diventata mamma di due gemelline brasiliane di un anno e mezzo.

Il viaggio verso il nostro primo incontro

Finalmente partimmo per il Brasile, eravamo soli sopra quel grande aereo, ci dava comunque forza il pensiero del primo momento in cui avremmo potuto finalmente vedere le nostre figlie Paola e Veronica. Era difficile immaginarle però già gli volevamo bene.

Non potremo mai descrivere quel momento quando le vedemmo sedute su quel divano, il cuore si fermò e le lacrime cominciarono a scendere.

Ora a distanza di anni mi chiedo che cosa avranno pensato Paola e Veronica quando ci videro per la prima volta.

C’erano altre coppie italiane con noi in Brasile presso la Casa de Crianca: questo ci fu di grande sollievo e aiuto nella gestione pratica quotidiana delle due gemelline.

Il decreto di adottabilità

Purtroppo però le cose non andarono come avrebbero dovuto andare: i giorni, le settimane passavano, ma non capivamo perché la giudice, nonostante i vari colloqui avuti in cui sentivamo la sua ingiustificata ostilità nei nostri confronti, non si decideva ad emanare il decreto di adottabilità non degnandoci neanche di uno sguardo: ci sentivamo trattati peggio dei criminali.

Nel frattempo Paola e Veronica erano diventate parte di noi, con la loro simpatia, la loro capacità di accettarci come genitori e volerci bene da subito. Dopo tre mesi di permanenza tutti i nostri permessi erano scaduti e la giudice non aveva ancora emesso il decreto di adattabilità e quindi accadde quello che ogni genitore non vorrebbe mai fare ad un figlio: abbandonarlo.

Dover tornare in Italia senza Paola e Veronica, pur convinti che sarebbe stato un distacco breve (così sosteneva l’avvocato), fu un dolore grandissimo.

Ma di tempo ne passò tanto, troppo, un anno e mezzo in cui le telefonate diventavano sempre più angoscianti, ma sentirci dire: «Papà Andrea quando ci vieni a prendere?» ci dava la forza di non mollare e lottare.

Ai.Bi. non ci lasciò mai soli, cercò in tutti i modi possibili di sbloccare una situazione così assurda; finalmente un bel giorno arrivò una telefonata dall’associazione: potevamo tornare in Brasile a prendere Paola e Veronica, la giudice era stata trasferita e la sostituta, presa in esame la nostra pratica, aveva firmato immediatamente il decreto di adottabilità.

L’incubo era finito ed incominciava per noi una vita intensa di amore.

Ora le nostre figlie sono adolescenti, età difficile per tutti, figuriamoci per loro, ma con il nostro aiuto ci auguriamo possano diventare persone serene e, dopo tanta sofferenza, anche sensibili verso i meno fortunati.

L’adozione per noi è stato un dono grandissimo, Paola e Veronica hanno riempito la nostra casa di una gioia infinita.

Pensieri e riflessioni di Giovanna e Andrea

 

Chi volesse conoscere più da vicino il meraviglioso mondo dell’Adozione Internazionale può farlo, partecipando ad uno degli incontri informativi di gruppo, gratuiti organizzati da Ai.Bi. per maggiori informazioni  QUI



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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