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Trova un bambino abbandonato nella spazzatura…e la sua vita cambia per sempre

La storia del piccolo Emilio e del suo papà adottivo Jimmy, perché nella vita, le cose non accadono per caso…


È difficile comprendere come sia possibile gettare un bambino di pochi mesi, tra i bidoni della spazzatura. Mettere un esserino così piccolo e indifeso fra le cose che non servono più. Da gettare. Come se fosse inutile. Considerato come un oggetto rotto, da chi, insensibile al suo pianto e alla sua sofferenza l’ha “buttato via”.

Il mondo è pieno di storie di bimbi, soli, abbandonati, trascurati. Fortunatamente, di tanto in tanto, una luce fa capolino tra le tenebre per riscaldare il freddo inverno che a volte avvolge questo mondo.

Il web magazine “Curiosando s’Impara, racconta in un articolo la storia di Jimmy Amisiol e di quello che sarebbe divenuto suo figlio adottivo: “Emilio”.

Un giorno, nel 2017, il giovane Jimmy Amisiol, haitiano, studente di comunicazione all’Università del Texas, con una spiccata sensibilità nei confronti dei bambini negli orfanotrofi, tanto da dedicare il suo tempo libero al volontariato e ad organizzare raccolte fondi, per permettere loro di ricevere un dono nel giorno del compleanno, mentre in occasione delle festività natalizie, per passare qualche giorno in famiglia, si trovava nella  città natale di Les Govaines, vide alcune persone che, intorno a dei bidoni della spazzatura, osservavano senza avere il coraggio di intervenire, un bambino piangente e agitato, ricoperto di formiche.

La gente guardava intimorita pensando che quel bambino potesse essere maledetto. Senza dare importanza a queste sciocche superstizioni, Jimmy, racconta il web magazine, prese in braccio il piccolino, che rassicurato, smise subito di piangere.

 In un’intervista il giovane ha raccontato che in quel giorno la sua vita è cambiata per sempre.

Portò il bimbo a casa della mamma, che iniziò a curarlo da una reazione allergica dovuta alle formiche e a nutrirlo.

Dell’accaduto vennero informate le forze dell’ordine, che gli chiesero di accudire il bambino per quella notte. Il giorno dopo un giudice si presentò per comunicare se ne avessero voluto la custodia temporanea, visto che nessuno lo aveva richiesto.

Jimmy rimase sveglio molte notti per pensare, fino a quando la madre gli fece presente che “nella vita tutto accade per un motivo“.

Dovendo seguire le lezioni Universitarie anche per il visto di soggiorno, Jimmy fece ritorno negli Stati Uniti dove oltre a studiare, si mise a lavorare per aiutare la madre e il piccolo Emilio Angel Jeremiah (così decise di chiamare il bimbo) economicamente e per poterli andare a trovare.

Nel 2019, finalmente Jimmy ha deciso di avviare l’iter per adottare il bambino.

Rendendosi conto delle difficoltà burocratiche e dei costi elevati da affrontare (anche più di 40.000 dollari), il ragazzo sospese gli studi per lavorare e ottenere la cifra necessaria per l’adozione.

Viste le difficoltà oggettive per raggiungere la somma, decise di aprire una raccolta fondi, finalizzata al raggiungimento del suo obiettivo e in pochi mesi riuscì a raccogliere più del necessario.

Da tutto il mondo, la gente ha continuato a donare il suo contributo, per permettere a Emilio di essere il figlio adottivo di Jimmy.

Le cose non accadono per caso, ha detto giustamente la mamma del giovane, è il Signore a indirizzare le nostre vite, ci offre occasioni che dobbiamo saper cogliere e ci aiuta anche nella loro realizzazione.

Jimmy pur essendo un giovane studente, ha voluto farsi carico di dare una famiglia a chi l’aveva persa. Non chiudiamo gli occhi sulle miserie del mondo, sono tutte occasioni che il Padre ci offre, vediamo nell’adozione il dono di Dio per la felicità di chi è solo e potremmo dire come Jimmy: “questa è stata la decisione migliore della mia vita”.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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