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Ecco l’agnello di Dio…». Che bello sarebbe essere capaci di riconoscere Gesù!

Domenica 15 gennaio 2023. Cristina e Claudio Cafarelli (Gruppo famiglie Regione Lombardia) commentano il passo del Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,29-34)

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,29-34)

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Il commento di Cristina e Claudio

Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l’agnello di Dio…». Che bello sarebbe essere capaci di riconoscere Gesù!

Giovanni lo riconosce che viene “verso di lui”. Quante persone vengono anche “verso di noi”? In quante vediamo dei nemici, dei potenziali concorrenti, qualcuno che “semplicemente” vuole mettere il proprio tornaconto davanti a tutto il resto? A quanti, dopo pochi secondi, abbiamo già affibbiato il nostro insindacabile “giudizio universale” (e la nostra condanna)?
Giovanni lo riconosce che viene “verso di lui”. E non è cosa da poco.
Qualcosa di simile capita anche ai discepoli di Emmaus: “Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro” (Lc 24,15). Forse loro gli erano anche stati più vicino, forse avevano vissuto momenti anche più forti con lui (come lo spezzare del pane, da cui poi lo riconoscono), eppure non lo avevano riconosciuto per tutto il cammino…

Giovanni, invece, lo riconosce.
Allora la domanda nasce spontanea: come ha fatto Giovanni a riconoscerlo?

Perché era il cugino? Certo: in quanto cugino, poteva in effetti riconoscerlo … come figlio di Maria e Giuseppe, nipote di Elisabetta e Zaccaria. Qui però Giovanni lo riconosce come “agnello di Dio”! Come ha fatto???

L’indizio ci viene fornito all’inizio del brano evangelico: “il giorno seguente”.

Se Giovanni riconosce Gesù “il giorno seguente”, cosa è successo il giorno prima?

Il giorno precedente, Giovanni viene interrogato da sacerdoti e leviti: «Chi sei tu?». E risponde loro: «Io non sono il Cristo», (…) non sono Elia, non sono il profeta, «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore».

Ecco forse la chiave.
Impariamo a domandarci (se non ce lo chiedono altri): “Io chi sono?”
E impariamo anche a riconoscere che “non sono io il Salvatore del mondo”. Facciamoci strumento, facciamoci anche noi “voce di uno che grida nel deserto”.

E chissà che il giorno seguente … anche noi, quando guarderemo ai nostri fratelli oppure ai bambini che accogliamo come figli, siano essi biologici, in affido o in adozione … possiamo riconoscerli come agnelli di Dio.
“Di Dio”… perché sono figli suoi. “Agnelli”… perché piccoli, indifesi e a rischio di essere anche loro immolati sull’altare dell’indifferenza, dell’egoismo. A rischio di essere abortiti, a rischio di essere abbandonati più e più volte…

Chissà che il giorno dopo … anche noi non riusciamo a sentirli ancora di più figli nostri e ad amarli come lui ci ha amati e ci ama.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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