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In Paradiso sarò ancora sposato con mia moglie?

Giovanni Paolo II: “L’amore non scorre insieme alla morte, l’oltrepassa, ma scorre oltre” e ancora “… l’unione spirituale può e dovrebbe durare anche quando è cessata quella dei corpi”


Gentilissima redazione,

vi scrivo per porgervi un quesito un po’ particolare, forse suggeritomi dall’età avanzata che ho raggiunto e che mi fa riflettere ogni tanto ad aspetti collegati al distacco da questa terra. Sono più di 50 anni che sono felicemente sposato e mi ritengo fortunato per il rapporto affettivo che ho con mia moglie, insieme siamo riusciti a superare difficoltà piccole e grandi, ringraziando il Signore per il grande aiuto che non ci ha fatto mai mancare. Ora mi chiedo, cosa accadrà a questo rapporto “speciale” che sento di avere e sono sicuro che anche mia moglie senta come me, come grande dono che gratuitamente abbiamo ricevuto e che vorrei non perdere, quando il Padre ci farà concludere questo passaggio terreno?

Ezio

Caro Ezio,

ci fa piacere apprendere che questi cinquanta anni (e chissà quanto altri vi verranno concessi), sono per te e tua moglie qualche cosa che non vorreste interrompere mai.

Aleteia ci propone l’insegnamento di Gesù sul matrimonio in cielo, ricordandoci i versetti del Vangelo di Luca 20, 34-36, dove Gesù, rispondendo ai sadducei, i quali non credevano nella resurrezione dei corpi e gli avevano domandato quale sarebbe stato il vero marito di una vedova che si era sposata sette volte con sette fratelli, spiega: “I figli di questo mondo, prendono moglie e prendono marito, ma quelli che sono giudicati degni dell’altro mondo e della risurrezione dei morti, non prendono moglie né marito: e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio”.

“Questo – continua Aleteia- non vuol dire tuttavia che non saremo uniti al nostro coniuge per l’eternità, visto che tutti coloro che sono in Cielo, sono poi uniti in una ‘città di Dio’”, la comunità dei credenti.

Sul web magazine Punto famiglia leggiamo le parole di Papa Giovanni Paolo II: “L’amore non scorre insieme alla morte, l’oltrepassa, ma scorre oltre” e ancora “… il valore della persona non è effimero e l’unione spirituale può e dovrebbe durare anche quando è cessata quella dei corpi”.

Cristo, quando si mostra ai discepoli dopo la risurrezione, dimostra che il suo corpo conserva l’essere maschio e i segni della sua storia terrena. “La risurrezione indica la chiusura della dimensione storica, ecco che comprendiamo meglio le parole del Maestro che dice: ‘non prenderanno moglie né marito, quando risusciteranno…, il significato sponsale del corpo alla risurrezione, non sarà più quello presente nel mondo storico e nel principio, ma consisterà nel fatto, che l’immagine e la somiglianza di Dio si realizzeranno nella comunione delle persone”.

Quindi, caro lettore, stai tranquillo, il rapporto con tua moglie, nell’aldilà non si attenuerà, ma sarai capace di amare, anche tutti gli altri, in modo pieno, secondo la volontà del Padre.

 

 



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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