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Affidarsi a Gesù permette di recuperare le forze e superare quegli ostacoli che sembravano insormontabili

Nel primo sabato del mese di febbraio 2023, si rinnova la preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie. Commento e preghiere a cura di Paola e Mauro Gozzini (comunità La Pietra Scartata, Regione Lombardia). Prega insieme a noi, sabato 4 febbraio, alle ore 21.00

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6,30-34)
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.


 

Il commento di Paola e Mauro

Gli apostoli dopo essere andati a due a due si riunirono intorno a Gesù per raccontargli quello che avevano fatto e insegnato. Quante volte la sera dopo una giornata di studio o di lavoro ci raccogliamo in preghiera ai piedi di Gesù per offrirgli la nostra giornata, per gioire assieme dei bei momenti vissuti, per condividere le difficoltà e raccontargli tutto quello che abbiamo fatto. Spesso vorremmo ricevere delle risposte, dei consigli, sentire parole di conforto. Lo sanno in particolare coloro che vivono nell’attesa, i bambini che aspettano di ritornare figli e di ricevere l’abbraccio di una mamma e un papà, le famiglie che attendono di completare l’iter adottivo o affidatario, lo sa chi soffre, chi è scoraggiato, chi si sente abbandonato, lo sappiamo tutti noi. Gesù, però non dà le risposte che ci aspettiamo, ha detto ai discepoli e dice a ognuno di noi: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”.

Seguire Gesù per stare soli con Lui, per creare quell’intimità per poter riposarsi nel suo abbraccio d’Amore. Affidarsi a Gesù permette di recuperare le forze e superare quegli ostacoli che sembravano insormontabili. Prima gli apostoli non avevano nemmeno il tempo per mangiare, ma in quel luogo deserto con i loro cinque pani e due pesci riuscirono a sfamare più di cinquemila uomini.

Preghiamo

Nel primo mistero della gioia ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine.
Preghiamo per tutte le coppie o famiglie che chiamate da Gesù si sono incamminate sulla via dell’affido e dell’adozione perché durante il tempo dell’attesa ogni giorno tornino a sedersi ai piedi di Gesù per trovare ristoro.

 

Nel secondo mistero della gioia ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

Preghiamo per tutti i bambini che sono costretti a vivere senza una famiglia a causa delle guerre e del egoismo degli adulti perché non perdano mai la speranza di tornare ad essere figli.

 

Nel terzo mistero della gioia ricordiamo la nascita di Gesù nella capanna di Betlemme.
Preghiamo per tutti i giovani che nel mondo lottano pacificamente per la libertà e i diritti umani perché il loro sacrificio faccia trionfare l’amore.

 

Nel quarto mistero della gioia ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe.
Preghiamo per tutte le famiglie, i bambini e i giovani che soffrono, affinché trovino la forza per precedere Gesù sull’altra sponda per essere accolti, consolati e guidati dai suoi insegnamenti.

 

Nel quinto mistero della gioia ricordiamo il ritrovamento di Gesù nel Tempio.

Preghiamo per tutti noi perché sappiamo sempre accogliere l’invito di Gesù ad andare in disparte, da soli con Lui per poi riuscire ad aiutare i fratelli con il poco che abbiamo, che verrà moltiplicato dal suo Amore.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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