Domenica 7 maggio 2023 Donatella e Stefano Mazzoli (Comunità La Pietra Scartata, Diocesi di Bologna, Regione Emilia Romagna) commentano il passo del Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,1-12)

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,1-12)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

Il commento di Donatella e Stefano

In questo brano del Vangelo ci ha colpito il dialogo di Gesù con Filippo e Tommaso, perché a volte capita anche a noi che il nostro cuore sia turbato e allora ci poniamo delle domande.

Gesù, che conosce il cuore di ogni uomo, sa che non rimarrà ancora molto tempo con i sui discepoli, allora vuole tranquillizzarli e dopo avergli detto: “non sia turbato il vostro cuore” gli chiede di fidarsi di lui, li rassicura che non li lascerà soli e che sta andando a preparare per loro un posto nella casa del Padre.

Quando Filippo gli chiede di mostrargli il Padre, Gesù gli risponde che chi ha visto lui ha visto il Padre e gli dice: “Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere”. È nella storia di Gesù, il Verbo incarnato, che si compie la rivelazione di Dio all’uomo, lui è la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo dilui.

Gesù ci dice di non avere paura, di credere in lui come persona, non come una dottrina astratta, perché lui è la via, la verità e la vita: la via, perché attraverso la sua Parola e con il suo esempio ci insegna a camminare sulle sue orme seguendo il suo Vangelo; la vita che ci è stata donata dall’amore di Dio; la verità, quella che più ci mette alla prova: vivere secondo verità non è facile, noi che siamo cercatori di Dio e a volte testimoni del suo amore, dovremmo vivere in verità e giustizia, ma testimoniare la verità cristiana, mettersi in gioco per fare il bene, rispondere ai bisogni del fratello che ci chiede aiuto, donarsi nel servizio, spesso costa tanto sacrificio e questo ci confonde e ci fa paura.

Noi che abbiamo vissuto l’esperienza dell’adozione, possiamo testimoniare che prima dell’incontro con nostra figlia il nostro cuore era turbato, ma abbiamo scelto diaffidarci a Gesù e ora pensiamo che le sue parole alla fine di questo Vangelo siano un monito per il nostro cammino futuro: “In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre”.

 

 

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