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Per accogliere un figlio non bisogna essere dei supereroi: basta scegliere di affidarsi a Gesù.

Domenica 14 maggio 2023 (VI domenica di Pasqua) Cristina e Claudio Cafarelli (Gruppo famiglie Regione Lombardia) commentano il passo del Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,15-21)

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,15-21)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Il commento di Cristina e Claudio

Per accogliere un figlio non bisogna essere dei supereroi.

Ciò è molto chiaro alle giovani coppie, tutte prese dall’entusiasmo legato al desiderio di avere dei figli biologici. Quando poi questi crescono, capita più spesso di rendersi conto che qualche superpotere potrebbe fare comodo.

Quando si parla di accogliere un figlio in affido o in adozione, invece, si cade nella trappola di pensare che sia possibile solo a dei supereroi. E se fosse davvero così … poveri noi, poveri tutti quei bambini che sono in queste situazioni, povero Gesù, che desidera ardentemente prendersi cura di tutti e di ciascuno: ciascuno di questi bambini in difficoltà, ciascun genitore che vuole aprirsi alla vita e accogliere dei figli.

Dunque, non servono supereroi; bastano uomini e donne di buona volontà, che scelgano di fidarsi (oppure sarebbe più corretto “affidarsi”?) a Gesù.

Questo brano, ci svela tutto il “segreto”. “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà …”.

Tutto nasce dall’amore.

Se siamo qui, abbiamo tutti una mamma e un papà: se ripenso alla mia giovinezza e a quando non ero con loro, ho disubbidito spesso e quando ho ubbidito … è  stato sicuramente perché non volevo far loro dispiacere, perché li amavo (e amo).

Tutto nasce dall’amore.

Più ami e più fai cose belle e più senti che non sei solo: è come essere posseduti, come avere qualcuno che “dimora presso di noi ed è in noi per sempre”. E ci sentiamo vivi, viviamo.

È un circolo virtuoso: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. (…) Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. (…) e mi manifesterò a lui”.

Come si manifesterà? … anche come bambino da accogliere. Perché lui sa che ci viene più facile amarlo e anche riconoscerlo come bambino: lo ha vissuto sulla sua pelle (nella sua carne), basta pensare al Natale.

E tenta ogni volta di riattivare quel circolo virtuoso dell’amare – fare il bene / fare il bene – amare.

Tutto nasce dall’amore.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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