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Preghiamo per tutti coloro che, interpretando e applicando le norme, si occupano  della cura degli interessi dei bambini dei ragazzi abbandonati e della loro esigenza di “rinascere” figli

Sabato 3 giugno Carla e Luca Guerrieri (comunità La Pietra Scartata, Diocesi di Roma, Regione Lazio) pregano e commentano il santo rosario per i bambini abbandonati.


dal Vangelo secondo Marco (Mc 11,27-33)

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

 

Il commento di Carla e Luca

Gesù nel tempio viene di nuovo avvicinato dai capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani irritati dall’elevato numero di fedeli e dalla autorità con cui si esprime.

Gli chiedono “Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?”

Gesù di rimando propone ai capi una sua domanda: “Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?”

I capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani, esercitando l’autorità di essere gli unici interpreti autorizzati della Legge di Dio, non hanno il cuore per riconoscere il ruolo profetico e l’autorità di Gesù, sono come paralizzati, concentrati e gratificati del loro ruolo di interpreti delle sacre scritture. I capi, pertanto, evitano diplomaticamente il confronto rispondendo di non sapere. Neanche Gesù gli risponde.

Ci colpisce il silenzio di Gesù di fronte ad una autorità bramata dagli uomini che non si confronta né con Dio Misericordioso che ci ha inviato Suo figlio “perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna (Gv 3,16)”, né con la folla che riteneva che Giovanni fosse veramente un profeta.

I capi, come anche tutti noi del resto in alcune occasioni, evitano di entrare in profondità nelle questioni che gli si presentano, per salvaguardare la loro autorevolezza. Come rappresenta Papa Francesco in una delle sue omelie, i capi non si sporcano, non lottano per fare il bene, non lottano per guarire tanta gente che ha bisogno ….

Allora il pensiero va a tutti coloro che interpretando le norme si occupano a vario titolo della cura degli interessi dei bambini e dei ragazzi e della loro esigenza di diventare figli in una famiglia accogliente.

Preghiamo affinché sappiano sempre riconoscere di essere figli di un unico Padre da cui hanno ricevuto l’autorità di svolgere questa importante funzione. E per questo possano esercitarla sempre con il cuore, nell’interesse prioritario del bambino abbandonato.

 

Preghiamo

Nel primo mistero della gioia ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine.
Signore Gesù, Ti preghiamo per tutti i bambini che aspettano, desiderosi di diventare figli. Ti preghiamo di accompagnarli e di condurli al più presto alla pace di una vita familiare.

 

Nel secondo mistero della gioia ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

Signore Gesù, Ti preghiamo per i genitori in attesa che aspettano trepidanti, perché possano essere accompagnati nel loro percorso di genitori adottivi in contesti di fiducia e speranza.

 

Nel terzo mistero della gioia ricordiamo la nascita di Gesù nella capanna di Betlemme.
Signore Gesù, Ti preghiamo per i ragazzi smarriti e sofferenti per le piaghe dell’abbandono, che li conducono in percorsi di dolore. Ti preghiamo perché possano sentirti sempre vicino in ogni fase della crescita e ricevere quelle cure di accompagnamento che necessitano per diventare adulti sereni.

 

Nel quarto mistero della gioia ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe.
Signore Gesù, Ti preghiamo per i genitori adottivi e affidatari perché possano testimoniare la gioia dell’accoglienza di un bambino. Ti ringraziamo perché hai pensato per noi questo bellissimo dono di amore che è la genitorialità adottiva e affidataria.

 

Nel quinto mistero della gioia ricordiamo il ritrovamento di Gesù nel Tempio.

Signore Gesù, Ti chiediamo di dare forza e sostegno alle famiglie che attraversano momenti particolarmente difficili, in modo che possano affrontare le loro difficoltà con coraggio e forza e che possano trovare sostegno nei loro contesti familiari e istituzionali.

 



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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