L’omelia di don Maurizio Chiodi
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Dio è amore che non aspetta di essere amato per amare.
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la VII domenica del tempo ordinario (24/2/19): dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,27-38), dai brani tratti dal primo libro di Samuele (1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23) e dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1Cor 15,45-49). «Le parole del Vangelo di questa domenica appartengono al ‘discorso della pianura’. C’è un rischio, quando ci mettiamo davanti a testi come questo: di dichiararli, da subito, “belli e impossibili”».
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Confidare nel Signore Gesù.
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la VI domenica del tempo ordinario (17/2/19): dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,17.20-26), dai brani tratti dal libro del profeta Geremia (Ger 17,5-8) e dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1Cor 15,12.16-20). «… a motivo di Gesù, morto e risorto, noi crediamo che la morte non sia l’ultima parola della nostra vita. La morte è una ‘soglia’, che chiude i nostri giorni, ma ci apre ad una vita di speranza. I cristiani, nonostante difficoltà, fatiche, infedeltà, ambiguità e incertezze, non possono perdere la speranza».
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Sulla tua parola getterò le reti!
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la quinta domenica del tempo ordinario (10/2/19): dal Vangelo secondo Luca (Lc 5,1-11), dai brani tratti dal libro del profeta Isaìa (Is 6,1-2a.3-8) e dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1Cor 15,1-11): «Il Vangelo di oggi racconta un episodio legato alla storia dell’apostolo Pietro, ma con un valore simbolico molto più grande, che si allarga e giunge fino a noi».
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La carità è una grazia che non è frutto delle nostre iniziative.
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la IV domenica del tempo ordinario (3/2/19): dal Vangelo secondo Luca (Lc 4,21-30), dai brani tratti dal libro del profeta Geremìa (Ger 1,4-5.17-19) e dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1Cor 12,31 – 13,13): «… gli abitanti di Nazareth erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla bocca di Gesù».
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Ascoltare con amore, gratitudine, speranza e gioia lo straordinario dono della Parola.
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la terza domenica del tempo ordinario (27/1/19): dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,1-4; 4,14-21), dai brani tratti dal libro di Neemìa (Ne 8,2-4a.5-6.8-10) e dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1Cor 12,12-30): «… dobbiamo ascoltare con amore, gratitudine, speranza e gioia lo straordinario dono della Parola! Così diventeremo un solo ‘corpo’, come dice Paolo, un’unica Chiesa!».
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… l’inizio dei segni.
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la seconda domenica del tempo ordinario (20/1/19): dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1-11), dai brani tratti dal libro del profeta Isaìa (Is 62,1-5) e dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1Cor 12,4-11): «la fede è la decisione libera con la quale davanti alle ‘cose’ ci mettiamo guardandole come dei ‘segni’, che ci rimandano, nella loro concretezza, a qualcosa d’altro che non si vede, perché è ‘invisibile agli occhi’».
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Dio ci accompagna e cammina con noi, con la sua grazia e la sua dolcezza.
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la festa del battesimo del Signore Gesù (13/1/19): dal Vangelo secondo Luca (Lc 3,15-16.21-22), dai brani tratti dal libro del profeta Isaìa (Is 40,1-5.9-11) e dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito (Tt 2,11-14; 3,4-7): «Oggi celebriamo la festa del Battesimo di Gesù da parte di Giovanni il Battista. Il Battesimo di Gesù è altra cosa rispetto al nostro, anche se il nostro Battesimo è opera sua, è opera della grazia di Dio che si è manifestata in Gesù».
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La grazia della luce e la fatica di chi si mette in cammino.
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la solennità dell’Epifania del Signore Gesù: dal Vangelo secondo Matteo (Mt 2,1-12), dai brani tratti dal libro del profeta Isaìa (Is 60,1-6) e dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (Ef 3,2-5.5-6): «È una bella festa l’Epifania: è la festa della luce, la luce che invade il mondo, che era avvolto dalle tenebre. Questa luce viene rivelata agli uomini perché la riconoscano, ne gioiscano e si mettano in cammino».
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Festa della santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la festa della santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe: dal vangelo secondo Luca (Lc 2,41-52), dai brani tratti dal primo libro di Samuèle (1Sam 1,20-22.24-28) e dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (1Gv 3,1-2.21-24): «il vangelo di Luca ci racconta un episodio molto particolare e significativo, che ci aiuta a comprendere di quale ‘stoffa’ fosse fatta la famiglia di Gesù».
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Così la grazia continuerà ad abitare in questo nostro mondo!
La riflessione di don Maurizio Chiodi prende spunto dalle letture proposte dalla liturgia per la solennità del Natale del Signore Gesù: dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-18), dai brani tratti dal libro del del profeta Isaìa (Is 52,7-10) e dalla lettera agli Ebrei (Eb 1,1-6): «Prima di ogni proposito, che pure è importante, ecco che cosa ci chiede questo Natale di Gesù: lo stupore di chi contempla, affascinato, di chi si lascia ‘invadere’ da un dono che lo sorprende».