Don Alberto Cozzi: “Seguire e accogliere un bambino abbandonato, vuol dire restituirgli la dignità di figlio di Dio. Tocca ai genitori adottivi far capire al loro bambino che il rifiuto non fa più parte della…
Genitori e figli si appartengono non come possesso, bensì nella responsabilità. Si appartengono proprio per il fatto che accettano la libertà dell’altro e si sostengono a vicenda nell’amore
I contributi raccolti nel fascicolo n. 6 della rivista “Lemà…
La lezione di Giuseppe: "Sei disposto ad accogliere un figlio come cosa tua, anche se non viene da ciò che ti è familiare?"
I contributi raccolti nel fascicolo n. 6 della rivista “Lemà sabactàni?” sono dedicati a Giuseppe con l’intento di…
La paternità di Giuseppe non è derivata dalla generazione, eppure non è "apparente" o "sostitutiva": essa possiede in pieno l'autenticità della paternità umana e della missione paterna della famiglia
I contributi raccolti nel fascicolo n. 6 della rivista…
Giuseppe entra nel legame nuovo con Dio adottando il Bambino e sua madre: l’Altro che irrompe dall’esterno chiede di essere adottato come parte della propria vita, vuole essere riconosciuto e accolto nei legami familiari, pur…
Giuseppe, il generato che non è generante, è però colui che dà il nome, di modo che laddove si interrompe nella genealogia la catena dalla generazione si crea la continuità nel «dare il nome» e…
Non si tratta tanto di interpretare Giuseppe come «padre adottivo» di Gesù. È interessante verificare cosa significhi l’adozione se viene letta alla luce del ruolo di Giuseppe nell’accogliere la nascita di Gesù da Maria
I contributi…
Giuseppe può essere idoneamente indicato come “padre adottivo” di Gesù? L’esperienza dell’adozione appartiene alle dinamiche del rivelarsi di Dio in Gesù o ricercare e riconoscere nella Storia della Salvezza tale prospettiva finisce per essere esercizio…
L’accoglienza da parte dei genitori adottivi ha la forma della ricostruzione di un legame in una logica di dono/abbandono che può permettere al figlio di “lasciarsi donare” nell’abbandono vissuto.
Sul numero 4 della…
Ogni volta che si accoglie un piccolo abbandonato si entra nella logica del donarsi di Dio in Gesù: si tratta di un dono che crea legami nuovi da “figli adottivi”.
Sul numero 4 della rivista…
L’accoglienza, motivata nel modo giusto, permette di ridescrivere certi gesti anche drammatici di abbandono all’interno di un “processo di dono”. È quanto si compie nella Pasqua del Figlio, abbandonato e glorificato.
Sul numero 4 della rivista “Lemà…
Nell’abbandono, il Padre e il Figlio fanno una "nuova esperienza": quella della dimensione redentrice dell’abbandono. Il Figlio "Unigenito" del Padre realizza per tutti i fratelli un'adozione che supera le fratture dell'abbandono
Sul numero 4 della…
Settima tappa: Ecco la domanda tremenda: “Ma c’è un dono nell’abbandono?”, un donare che l’abbandonato può recuperare nel suo “lasciarsi donare”, attualizzando così, nelle braccia di chi lo accoglie, la positività di una consegna che crea relazioni…
Il Padre lascia cadere il Figlio sotto le conseguenze del male e del peccato, in una logica di solidarietà (la dimensione rivelatrice dell’abbandono)
Sul numero 4 della rivista “Lemà sabactàni?”, il teologo Alberto Cozzi (vicepreside della Facoltà…
Nell’abbandono del Figlio, l’agire di Dio sembra vicino alla rassegnata scelta di tante mamme in condizioni disperate che, nell’impossibilità di dare un futuro ai figli in un contesto sociale ostile, difficile e indifferente, scelgono l’abbandono…
Il Padre vive un abbandono in un certo modo equivalente a quello del figlio, anche se non soffre di essere abbandonato, ma di abbandonare. Un’esperienza “estrema” che chiede di essere letta alla luce di un…
La croce è un mistero che solo il Figlio conosce fino in fondo, perché solo Lui sa cosa voglia dire essere abbandonato dal Padre. Solo Dio può andare fino alla fine dell’abbandono di Dio
Sul…
L'abbandono è un avvenimento che "si compie in Dio”, ovvero si ripercuote nelle relazioni trinitarie. È una lacerazione infinita per il Padre, che perde qualcosa di Suo
Sul numero 4 della rivista “Lemà sabactàni?”, il teologo…
È la domanda centrale della spiritualità della Adozione: c’è un dono nell’abbandono, che possa illuminare in qualche modo l’abbandono in croce del figlio Gesù da parte del Padre?
Sul numero 4 della rivista “Lemà sabactàni?”,…
Abbandonare può dunque essere un gesto d’amore? È uno scandalo cercare e trovare un dono nell’abbandono? Pur nell’estremità dell’atto, abbandonare un bambino può significare anche donargli o assicurargli la vita?
I contributi raccolti nel fascicolo n. 4…
L’esperienza di uomini e donne che, nel nome di Gesù, si sono fatti prossimi del bisogno di accoglienza e riconoscimento di bambini abbandonati, apre un nuovo “luogo di ascolto” di ciò che Dio ci ha…
Un processo ben rappresentato dall’esperienza del bambino abbandonato che riconosce i genitori adottivi, apparsi sulla soglia, non come due assistenti che accudiscono, ma coloro che lo accolgono come figlio
Quando si scopre che la nostra immagine di Dio è parziale, occorre saper superare la rappresentazione per mantenere la comunione al fine di tendere, senza più poterla dire immediatamente, alla realtà di Dio
Occorre cogliere la verità di Dio nella profonda armonia di questi due “nomi divini”: dono e abbandono. È lo spazio della vita trinitaria
Il numero 1 della rivista “Lemà sabactàni?” costituisce, insieme al n. 2, il primo…
Il "grido" di Gesù - come quello del bambino abbandonato - dà voce alla speranza contro ogni speranza, all’invocazione che tiene aperto il rapporto “nonostante tutto” e trasforma l’abbandono in attesa
Il numero 1 della…
Dio è l’autore della risurrezione in quanto Padre. Risuscitando Gesù nello Spirito, Dio lo genera come Figlio: «Oggi ti ho generato»
È questa la sfida di Gesù abbandonato in croce: trasformare l'esperienza di abbandono in attesa piena di speranza del giusto-figlio
Il numero 1 della rivista “Lemà sabactàni?” costituisce, insieme al n. 2, il primo di…
L’invocazione di Dio nella sua paternità non è una semplice supplica per la sopravvivenza” ma l’esigenza di rinnovare un contatto con Dio immediato, in cui emerge una qualità nuova della relazione del Dio fedele e…
Si può leggere nell’atteggiamento di Gesù l’attesa del bambino che desidera essere riconosciuto da un padre (e da una madre) e non vuole semplicemente assistenza per poter sopravvivere
Al grido di Gesù fa seguito il silenzio e la tenebra: non si tratta di spiegare, ma di ascoltare ciò che Dio, nella sua alterità, vuole suggerire nello spazio di un dialogo interrotto ma non…