Ucraina: 104mila minori negli istituti, ma pochi di loro trovano genitori in patria. Per tutti gli altri l’unica speranza è l’adozione internazionale

bambini ucrainaPer i bambini ucraini, il percorso dall’abbandono all’adozione è ancora troppo lungo e pieno di ostacoli. Tanto che solo pochi arrivano alla meta. Il rapporto tra la quantità di minori che vivono negli istituti e il numero di quelli che trovano una nuova famiglia è ancora molto basso. Per ragioni diverse che, analizzate nel loro complesso, portano a una indubitabile conclusione: anche nel Paese ex sovietico è necessario incoraggiare l’adozione internazionale.

Secondo la portavoce dell’Ukraine Without Orphans Alliance, Svitlana Kharchenko, attualmente negli orfanotrofi ucraini risiedono 104mila bambini. “Di questi, però – spiega Kharchenko – 12 mila sono in fase di definizione della loro condizione di adottabilità e solo poco più di 6.500 possono essere adottati. Tutti gli altri sono stati collocati nelle strutture di accoglienza su richiesta dei rispettivi genitori. E quindi non possono essere adottati”.

Tuttavia, non è assolutamente detto che tutti i 6.500 minori adottabili troveranno effettivamente una famiglia pronta ad accoglierli. Per quanto riguarda le possibilità di adozione nazionale, infatti, gli aspiranti genitori adottivi ucraini sembrano tendere ancora a ricercare quello che, ai loro occhi, è “il figlio perfetto”: sano, sotto i 10 anni, senza fratelli né sorelle. Ma sono solo poche centinaia i bambini ospiti degli istituti in Ucraina che rispondono pienamente a questa descrizione. La stessa Kharchenko spiega che quasi il 90% dei minori adottabili ha più di 10 anni o è affetto da qualche patologia. E nella quasi totalità dei casi hanno fratelli o sorelle. Di contro, solo il 5% delle coppie connazionali di questi bambini si è detta pronta ad adottare minori di età superiore ai 12 anni.

A fronte di questa situazione, l’esperta ritiene necessario un profondo cambiamento culturale: passare cioè dal principio “trovare un bambino per una famiglia” a quello opposto, “trovare una famiglia per un bambino”. Per ottenere questo, però, sottolinea Kharchenko, serve che le famiglie vengano preparate con attenzione, perché adottare adolescenti di 10-12 anni vuol dire accogliere minori già profondamente feriti nel loro cuore.

Viceversa, le coppie straniere sono maggiormente disposte ad accogliere minori affetti da qualche patologia. L’adozione internazionale è quindi la speranza più grande per i bambini orfani e abbandonati del Paese est-europeo. Tuttavia, negli ultimi anni, il numero di minori ucraini adottati da famiglie straniere è crollato: dai 2mila del 2012 si è scesi infatti ai 674 del 2013, ai 524 del 2014 e ai 379 del 2015. E il 2016 non sembra aver invertito la tendenza: nei primi 9 mesi dell’anno, solo 272 bambini ucraini hanno travato una nuova famiglia all’estero. Ciò a causa di diversi fattori: l’eccessiva selezione e, di contro, la scarsa formazione degli aspiranti genitori, la poca trasparenza di molti funzionari locali e una serie di ostacoli giuridici. Risolvere questi problemi vuol dire ridare forza all’adozione internazionale e restituire fiducia alle famiglie, in modo da riportare speranza tra le fredde mura degli affollati istituti ucraini dai quali migliaia di bambini non vedono l’ora di uscire, portati per mano dai loro nuovi genitori.

 

Fonte: Union. info