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“Preghiamo per l’umanità tutta che ha perso il filo della saggezza e dell’amore…”

Artiom “…“Ascolta: i canti melodici di sera di bambini che cercano, nella loro solitudine, una canzone di consolazione. Canti spenti nell’ aria che gridano la loro presenza-assenza di un mondo che pare aver dimenticato alcuni figli suoi per strada…”


IL FILO DELLA PREGHIERA di giovedì 3 marzo (ore 9.00)

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen.

La voce dei figli

“Ascolta:
i canti melodici di sera di bambini che cercano, nella loro solitudine,

una canzone di consolazione.
Canti spenti nell’ aria che gridano la loro presenza-assenza

di un mondo che pare aver dimenticato alcuni figli suoi per strada.
Ascolta la loro voce: un canto smorzato, portato via dal vento

e come foglie tremolanti cadono a terra.
Guarda:
Gli occhi che dal primo addio della madre,

si sono spenti per non brillare mai più.
Occhi spalancati che sembrano riflettere il vuoto della loro stessa esistenza.
Occhi contenenti la rugiada mattutina si cristallizzano nelle terre di nessuno.
Occhi che, come i vostri, desiderano, amano e si elevano ma,

oramai, pare solo a contemplare tombe-stellari.

Gettati nel mondo, gli ultimi degli ultimi,
umilmente chiedono ristoro, anche per un attimo.
Non chiedono molto se non un gesto d’ affetto,

una carezza, un abbraccio, essere di casa.
Chiedono in coro di non essere dimenticati totalmente perché,

anche se non sembra, ciò che vivono nel carcere-freddo chiamato istituto

è una dimensione di guerra.
Pochi si salvano….  ma è pur sempre una lotta necessaria.
Una lotta necessaria al fine di non far prevalere pulsioni di morte.
Una lotta dove raramente c’è un lieto fine.
Una lotta costante sia di giorno che di notte;

una lotta senza armi combattuta con un fil di voce.

Non dimentico chi fui né dove stavo andando,

non dimentico chi mi ha dimenticato,

non dimentico che fui madre-padre simultaneamente.
Non dimentico delle mie scarse origini,

non dimentico i sensi di colpa.
Non dimentico chi mi ha realmente raccolto

e ha deciso di lottare assieme a me.
Non mi dimentico di voi, ultimi degli ultimi.
Soffrirò con voi in questa eterna lotta

e combatterò anche io affinché possiate vivere nuovamente.
(Artiom 24 anni)

Stralcio dall’udienza generale di Papa Francesco del 2 Marzo 2022: Catechesi sulla Vecchiaia – 2. La longevità: simbolo e opportunità.

“… La vecchiaia, certamente, impone ritmi più lenti: ma non sono solo tempi di inerzia. La misura di questi ritmi apre, infatti, per tutti, spazi di senso della vita sconosciuti all’ossessione della velocità. Perdere il contatto con i ritmi lenti della vecchiaia chiude questi spazi per tutti… Ci vuole dialogo fra le generazioni: se non c’è dialogo tra giovani e anziani, tra adulti, se non c’è dialogo, ogni generazione rimane isolata e non può trasmettere il messaggio. Un giovane che non è legato alle sue radici, che sono i nonni, non riceve la forza – come l’albero ha la forza dalle radici – e cresce male, cresce ammalato, cresce senza riferimenti. Per questo bisogna cercare, come un’esigenza umana, il dialogo tra le generazioni. E questo dialogo è importante proprio tra nonni e nipoti, che sono i due estremi… La città moderna è tendenzialmente ostile agli anziani (e non per caso lo è anche per i bambini). Questa società che ha questo spirito dello scarto e scarta tanti bambini non voluti, scarta i vecchi: li scarta, non servono e li mette alla casa per anziani, al ricovero… L’eccesso di velocità ci mette in una centrifuga che ci spazza via come coriandoli. Si perde completamente lo sguardo d’insieme. Ciascuno si aggrappa al proprio pezzetto, che galleggia sui flussi della città-mercato, per la quale i ritmi lenti sono perdite e la velocità è denaro. L’eccesso di velocità polverizza la vita, non la rende più intensa. E la saggezza richiede di “perdere tempo”. Quando tu torni a casa e vedi il tuo figlio, tua figlia bambina e “perdi tempo”, ma questo colloquio è fondamentale per la società. E quando tu torni a casa e c’è il nonno o la nonna che forse non ragiona bene o, non so, ha perso un po’ la capacità di parlare, e tu stai con lui o con lei, tu “perdi tempo”, ma questo “perdere tempo” fortifica la famiglia umana. È necessario spendere il tempo – un tempo che non è reddituale – con i bambini e con i vecchi, perché loro ci danno un’altra capacità di vedere la vita…”.

 Momento di silenzio (la durata è a discrezione di ciascuna famiglia)

  

Le preghiere delle famiglie:

La signora Vita chiede a tutti noi di pregare così: “Preghiamo per l’umanità tutta che ha perso il filo della saggezza, dell’amore, della preghiera, preghiamo per questa nuova guerra in Ucraina, per le nostre famiglie, per i nostri figli, per i nostri defunti, per mio marito, per la pandemia che abbia fine. Gesù salvaci tu… amen”.

 

Paola e Mauro chiedono a tutti noi di pregare così: “Anche questa settimana preghiamo per la pace, perché il Signore aiuti ognuno di noi a vedere nell’altro un fratello e non un nemico da combattere.

Preghiamo per tutti coloro che sono costretti ad abbandonare le loro case, le loro famiglie a causa delle numerose guerre in corso ed in particolare per i bambini che non hanno mai conosciuto la pace; fa che trovino accoglienza e consolazione”.

Renata e Giovanni chiedono a tutti noi di pregare così: “Preghiamo per Fabio, che il Signore ha chiamato in cielo troppo presto, e per Barbara e la piccola Althea, perché possano ritrovare la serenità nel loro cammino terreno, nella fiducia che da lassù il loro capofamiglia continuerà a guidarle con la delicatezza di stile che tutti gli abbiamo conosciuto”.

Tutti noi insieme, chiediamo al Signore di custodire questi amici: Morgan e Samuele, Lucas e Samuel con Jesuane, Paul, Marta, Andrea, Esther, Stefania, Francesca e Veronica, Xiuxiào, Filippo e Annalia, Giacomo, Jussara, Rafael, Kamelia, Fabio, Giuly, Pasquale, Martin, Gabriele e Pietro, Antonella, Daniela, Julia e Marjana, Rayan, Ray, Cindy, Mery, Artur, Mariangela, Rabia, William, Ronny, Kasambi, Chenchèn, Giulia, Aurora, Kevin e Francesco, Rosa, John, Paulo, Kakà, Maddi, Valentin, Johan e Cinthia.

(Ciascuno aggiunga i propri cari e ce lo comunichi, così li inseriamo. Indicateci anche le situazioni risolte, potremo così condividere con gioia gli effetti della nostra fiduciosa preghiera).

Padre nostro…

Pensiero del giorno:

“Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo?

Vai a casa e ama la tua famiglia”

(Madre Teresa di Calcutta)

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

 

 Si consiglia di avere un simbolo, un oggetto o altro che ci permetta di fare un po’ di “deserto” intorno a noi (una Bibbia, o un crocefisso, o altro). Si consiglia inoltre che la preghiera sia recitata dalla coppia. Per coloro che recitano la Liturgia delle Ore potrebbe precederla o seguirla. Giorno previsto: il giovedì alle ore 21,00 (secondo le possibilità di ciascuna famiglia).

Coloro che volessero inviarci le proprie preghiere o volessero chiedere di pregare per una persona a loro cara possono contattarci all’indirizzo: ilfilodellapreghiera@aibi.it

Sostieni anche tu la campagna di Ai.Bi. Emergenza Ucraina BAMBINIxLAPACE. Oggi più che mai, ogni aiuto è importante. NON LASCIAMOLI SOLI.

 

 



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..