11 Febbraio 2025

L’Obiettivo 8 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile mira a promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile, creando occasioni di lavoro dignitose per tutti. In un mondo in continua transizione, è ancora più urgente garantire opportunità lavorative che rispettino i diritti dei lavoratori, riducano le disuguaglianze e favoriscano l’innovazione.

Lavoro dignitoso: una priorità globale

Secondo i dati delle Nazioni Unite, ancora oggi milioni di persone vivono in condizioni di povertà a causa di lavori precari, mal retribuiti o privi di tutele. L’Obiettivo 8 dell’Agenda 2030 si propone di:

  • Aumentare il tasso di occupazione e garantire che ogni individuo abbia accesso a un lavoro sicuro e ben retribuito.
  • Promuovere politiche di crescita economica sostenibile, incentivando l’imprenditorialità, le microimprese e l’innovazione.
  • Eliminare il lavoro minorile e il lavoro forzato, proteggendo i diritti fondamentali dei lavoratori.
  • Migliorare la produttività e l’efficienza energetica, riducendo l’impatto ambientale delle attività industriali.

Perché l’obiettivo 8 è essenziale per il futuro?

La crescita economica deve essere sostenibile e inclusiva, creando benessere per tutti senza compromettere le risorse naturali. L’obiettivo 8 non riguarda solo l’aumento del PIL, ma anche la qualità del lavoro e la riduzione delle disuguaglianze sociali. Le. misure che l’ONU chiede agli Stati membri sono:

  • Migliorare la produttività del lavoro attraverso l’innovazione e la digitalizzazione.
  • Creare posti di lavoro dignitosi per giovani e donne, riducendo la disoccupazione.
  • Contrastare il lavoro forzato e minorile, eliminando lo sfruttamento in ogni settore.
  • Garantire condizioni di lavoro sicure per tutti i lavoratori, promuovendo il benessere.

L’Italia e l’Obiettivo 8. A che punto siamo?

In Italia, la sfida dell’obiettivo 8è legata indubbiamente all’aumento dell’occupazione giovanile, alla riduzione del precariato e alla transizione ecologica delle imprese. Secondo dati ISTAT, il tasso di disoccupazione della fascia di età fra 19 e i 30 anni rimane alto, mentre cresce la necessità di sviluppare competenze digitali per il futuro del lavoro.

Iniziative come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) puntano a investire su formazione, digitalizzazione e sostenibilità per migliorare il mercato del lavoro e rilanciare l’economia in modo etico.

Come possiamo contribuire?

Fra le attività concrete da mettere in campo, c’è quella di sostenere le aziende etiche che rispettano i diritti dei lavoratori e promuovono la sostenibilità. Ma anche promuovere l’innovazione e la formazione per migliorare le competenze nel mondo del lavoro.  E poi, criticamente, evitare l’acquisto di prodotti realizzati con sfruttamento del lavoro minorile o forzato. Infine, sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile, favorendo nuove opportunità economiche.

Intesa 2030 per un mondo più uguale

Su questo e su tutti gli altri obiettivi, il progetto INTESA 2030, nato dalla collaborazione fra Ai.Bi., Forum delle Associazioni FamiliariUniversità degli Studi dell’AquilaCuore ed Eulab, ha lo scopo di formare cittadini consapevoli, offrendo strumenti innovativi per la didattica e accompagnando studenti e docenti ad agire nel proprio ambiente di vita con coscienza, condividendo il proprio punto di vista e riflettendo sul proprio ruolo in una società globale e interconnessa.

Cinquecento studenti, 26 classi, nove scuole del territorio italiano per costruire un mondo più uguale.

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