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Africa. In Nigeria, dal dicembre 2020 sono stati ben 730 i minori sequestrati nel Paese

“Prendere di mira i bambini si è rivelato efficace come strumento per negoziare il rilascio dei membri del gruppo in prigione e ricevere ingenti riscatti per acquistare armi e finanziare le operazioni…”

 L’Africa è un continente meraviglioso che sanguina, funestato da povertà, sfruttamento e conflitti. A farne le spese sono i più vulnerabili, sono i bambini: sfruttati, rapiti, abbandonati…


Sono trascorsi pochissimi giorni dall’ultimo dramma consumatosi in Nigeria, dove molti piccoli alunni della scuola coranica Salihu Tanko sono stati rapiti da un gruppo di uomini armati.

 Un sequestro, come ha sottolineato l’Ansa, avvenuto poco dopo il rilascio di 14 studenti tenuti per 40 giorni in detenzione e 5 di loro, purtroppo giustiziati per “fare pressione sulle famiglie e costringere il governo a pagare il riscatto”.  Nel mese di febbraio ad essere rapite erano state 300 studentesse, poi liberate dopo pochi giorni.

Dal  dicembre 2020, racconta l’agenzia di stampa, sono stati ben 730 i minori sequestrati nel Paese.

Il motivo?

Secondo uno studio effettuato da Hakeem Onapajo, docente a contratto presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla Nile University di Abuja e riportato su Africa:

I bambini se sono diventati “strategici” per almeno cinque diverse ragioni: prendere di mira i bambini si è rivelato efficace come strumento per negoziare il rilascio dei membri del gruppo in prigione e ricevere ingenti riscatti per acquistare armi e finanziare le operazioni; serve anche a “ottenere l’attenzione locale e internazionale per mostrare la loro forza, cercare collaborazioni internazionali con gruppi simili e amplificare le loro richieste alle autorità statali; i bambini, inoltre, sono particolarmente utili in certe operazioni militari, possono facilmente “piazzare esplosivi, agire come scudi umani o attentatori suicidi e spiare le altre parti; l’attacco alle scuole poi è perfettamente allineato all’ideologia centrale che guida il terrorismo nella regione, basata sull’opposizione all’istruzione occidentale e l’obiettivo di rendere la regione insicura per l’insegnamento e l’apprendimento; infine, le ragazze interessano i gruppi armati per lo sfruttamento sessuale”.

Cosa possiamo fare per aiutare i bambini africani più vulnerabili?

La comunità internazionale deve prestare maggiore attenzione alla tutela dei minori africani, affinché non divengano merce di scambio, vittime di adulti senza scrupoli. Affinché recuperino almeno un pezzetto della loro infanzia perduta e possano esercitare il loro sacrosanto diritto a crescere in una famiglia che li ami e che li protegga.

L’Associazione Amici dei Bambini in Africa è presente in diversi Paesi come in Kenya o nella Repubblica Democratica del Congo per sostenere i minori più vulnerabili e garantire loro il diritto ad un’infanzia serena, il diritto allo studio, ad essere curati, nutriti ma soprattutto ad una famiglia amorevole dove poter crescere.

Aiutaci anche tu!

Visita la pagina: https://www.aibi.it/ita/adozione-a-distanza/

Sostieni assieme a noi il diritto dei bambini ad essere bambini.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..