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A noi che abbiamo risposto al “grido” dei nostri figli, spetta il compito di “predicare” che “il regno dei cieli è vicino”

Nel primo sabato del mese di dicembre 2022, si rinnova la preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie. Commento e preghiere a cura di Nicoletta e Antonio Tagliabue (comunità La Pietra Scartata – Regione Lombardia). Prega insieme a noi, sabato 3 dicembre, alle ore 21.00

 


Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9,35-38 – 10,1.6-8)

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

 

Il commento di Nicoletta e Antonio

Gesù ci sceglie tra la gente sfinita, stanca, perché ha compassione di noi e noi lo scegliamo, vogliamo esserne discepoli, perché sfiduciati. Sentiamo il bisogno di un “Pastore” che ci guidi e ci sostenga nelle nostre scelte. E come sceglie noi, sceglie i nostri figli per noi. I più deboli, i più bisognosi, coloro che nessuno vorrebbe.

«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!»

Il suo è un discorso missionario, non rivolto solo ai credenti, ma a tutti, a tutto il popolo che Lui ha voluto e creato. La missionarietà non è rivolta a pochi, ad una cerchia ristretta. A noi che per primi abbiamo risposto alla sua chiamata, risposto al “grido” dei nostri figli, spetta il compito di “predicare” dicendo che “il regno dei cieli è vicino”.

«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date»

Siamo stati chiamati non solamente per i nostri figli, accolti e amati, ma per continuare a vivere la nostra missionarietà in un clima di disponibilità. Il nostro credere è sentirsi a servizio; non di una decisione nostra, di un progetto nostro, ma di un progetto Divino. Siamo invitati ad abbracciare le scelte dell’adozione, anche quando ci sentiamo soli, stanchi e sfiniti, “… come pecore che non hanno Pastore“.

Noi come tutti i bambini che nel mondo si sentono abbandonati e umiliati.

Preghiamo

Nel primo mistero della gioia ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine.
Gesù ci ama e ogni giorno ascolta le nostre gioie e i rostri dolori. Affidiamoci a Lui con la stessa fermezza con cui i nostri figli si affidato a noi.

 

Nel secondo mistero della gioia ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

La tua volontà Signore sia il nostro desiderio, la nostra passione, il nostro amore per i nostri figli, perché trovino sempre la forza di lottare e un cuore coraggioso pronto a superare ciò che a loro fa male.

 

Nel terzo mistero della gioia ricordiamo la nascita di Gesù nella capanna di Betlemme.
Aiutaci Signore a non chiudere gli occhi e il cuore di fronte ai bambini abbandonati che gridano a Dio il loro dolore ma diffondiamo questo grido affinché tutti possano sentirlo e ascoltarlo.

 

Nel quarto mistero della gioia ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe.
Ti ringraziamo Signore per il dono dei nostri figli, per la famiglia che ognuno di noi ha costruito e ama. Donaci la forza e le energie necessarie per continuare questo cammino.

 

Nel quinto mistero della gioia ricordiamo il ritrovamento di Gesù nel Tempio.

Sostieni Signore Gesù tutte le coppie che sono in attesa di un figlio. In questo momento di attesa proteggi queste Vite pronte a rinascere come “figli”.

 



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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