Adeguare le rette ai costi della casa-famiglia. A Roma qualcosa si muove…

Occorre prestare un maggiore occhio di riguardo al mondo delle case – famiglia, strutture fondamentali per il sostegno e la cura di persone vulnerabili o che si trovino a dover fare i conti con un momento di fragilità

Abbiamo già parlato della carenza di personale socio educativo che ha portato la Regione Lombardia a far chiarezza sui requisiti utili per accedere alla professione QUI o della proposta di convenzione del Comune di Milano per la gestione di comunità per minori o comunità mamma-bambino  alla quale molte associazioni non hanno aderito perché proponeva tariffe che, si legge su VITA: “non permettono di sostenere gli standard previsti dalle normative di Regione Lombardia per la gestione del servizio e, quindi, di rispondere in maniera adeguata ai bisogni materiali e di crescita dei minorenni e delle famiglie accolte”. QUI

“Quanto costa una casa famiglia?”

A rispondere a questa domanda ci pensa il dossier pubblicato dall’associazione Casa al Plurale che prende a riferimento le strutture presenti nel Lazio indicando dettagliatamente i costi per ogni tipologia di casa-famiglia, da quella per la disabilità, a quella mamma- bambino, fino ad arrivare alla casa-famiglia per minori e adolescenti. QUI

Una battaglia, quella di Casa al Plurale e di tutte le Case Famiglia che sembra finalmente essere stata colta anche dall’assemblea capitolina che il 19 maggio scorso, quasi all’unanimità ( 1 solo voto contrario) ha approvato una mozione QUI in cui impegna il sindaco e la giunta ad “avviare – si legge nel testo – un percorso che porti all’adeguamento delle rette corrisposte per le case famiglia parametrandole ai reali costi di gestione … a valutare, dove possibile, una tantum per indennizzare i tantissimi anni di arretrati non corrisposti adeguatamente; ad inserire progressivamente in bilancio, ogni anno, le risorse necessarie all’adeguamento Istat e ai futuri aumenti contrattuali e del costo del lavoro per il corretto calcolo di tali rette”.

Le premesse ci sono tutte. Ora, come scrive Casa al Plurale: “la palla va al sindaco di Roma Roberto Gualtieri”.