La mancanza di accettazione per il proprio aspetto esteriore è un fattore di rischio per disturbi alimentari, comportamenti malsani e cattiva salute mentale.
L’adolescenza è un periodo di trasformazione, inquietudine e cambiamento per tutti i giovanissimi. Un percorso che dall’infanzia li condurrà piano piano alla vita adulta.
Il corpo è in tumulto, inizia a mutare e sono molti gli adolescenti sia di sesso femminile che di sesso maschile, a non accettare “il corpo in cui abitano” con conseguenti ripercussioni anche sul proprio benessere mentale.
Una ricerca pubblicata on line sul Journal of Epidemiology & Community Health e riportata dal web magazine Ubi Minor ci dice che l’avversione per il proprio aspetto fisico colpisce ben il 61% degli adolescenti di tutto il mondo.
Il non accettare il proprio aspetto esteriore, secondo lo studio, sarebbe un fattore di rischio per disturbi alimentari, comportamenti malsani e cattiva salute mentale.
I ricercatori hanno preso come riferimento i dati di quasi 4000 partecipanti all’Avon Longitudinal Study of Parents and Children (ALSPAC), “uno studio di monitoraggio a lungo termine basato sulla popolazione delle donne e dei loro figli nati nel 1991/2 e che vivono in Somerset, Inghilterra – si legge sul web magazine – Quando avevano 14 anni, a questi adolescenti è stato chiesto di valutare la soddisfazione per il loro aspetto fisico segnando il loro peso, la figura, la corporatura e le aree specifiche, inclusi seno, stomaco, vita, cosce, glutei, fianchi, gambe, viso e capelli, su una scala a 5 punti, dove 0 è uguale a “estremamente insoddisfatto” e 5 è uguale a “estremamente soddisfatto”.
Dal monitoraggio è emersa una soddisfazione moderata dei giovani (maschi e femmine) per il proprio aspetto fisico, le meno soddisfatte sono risultate le ragazze.
“Quasi uno su tre (32%) delle ragazze e circa uno su sette (14%) dei ragazzi erano insoddisfatti del proprio peso, e circa uno su quattro (27%) ragazze e uno su sette (14%) ragazzi erano insoddisfatti con la loro figura complessiva” riporta il web magazine.
I giovanissimi partecipanti al sondaggio, sono stati poi ricontattati nuovamente all’età di 18 anni per valutare quanto l’insoddisfazione per il proprio aspetto avesse influito su episodi depressivi.
Dall’indagine è risultato che il 10% delle ragazze aveva riportato almeno un episodio depressivo lieve, mentre i ragazzi nel 5% dei casi.
Quasi il 7% delle ragazze e quasi il 3% dei ragazzi aveva riportato almeno un episodio depressivo moderatamente grave, mentre gli episodi depressivi gravi avevano colpito l’1,5% delle ragazze e lo 0,7% dei ragazzi.
Inoltre si è constatato come tra le ragazze, ogni aumento della scala di insoddisfazione corporea valutata all’età di 14 anni, era associato ad una crescita del rischio di sperimentare almeno un episodio depressivo lieve (63%), moderato (67%) o grave (84%) ai 18 anni, mentre tra i ragazzi, ogni aumento della scala di insoddisfazione corporea all’età di 14 anni era associato ad una crescita del rischio di sperimentare almeno un episodio depressivo lieve (50%) o grave (285%) all’età di 18 anni.
Un dato da tenere in particolare considerazione soprattutto oggi, in una società che, grazie ai social e al web tende a dare sempre maggiore rilevanza al culto dell’immagine e ad un ideale spesso falsato ed irraggiungibile di estetica.