Dichiarazione di adottabilità: i nonni non sono corresponsabili delle inadempienze genitoriali

I genitori sono persone adulte con capacità di autodeterminazione e come tali “esclusivi responsabili dei comportamenti inadeguati nei confronti del minore.

I nonni non possono essere considerati corresponsabili dei comportamenti negligenti commessi dai genitori adulti, nei confronti dei figli. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da un’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione, (ordinanza n.27897/2021 del 13 ottobre 2021) riguardante un ricorso contro la dichiarazione di adottabilità di una bambina.

I fatti

La Corte d’appello di Genova, confermando la pronuncia del Tribunale dei minori, dichiarava l’adottabilità di Francesca (nome di fantasia), figlia, assieme ad altri fratelli, di una coppia con problemi di tossicodipendenza e dichiarava la conseguente decadenza della responsabilità genitoriale.

I giudici, rigettando gli appelli proposti dal padre della bambina e dai nonni paterni, sottolineavano tra le altre cose, il grado di grave negligenza nell’accudimento dei figli e gli episodi di violenza verso la madre degli stessi.

In relazione ai nonni paterni, in particolare, la corte d’appello di Genova evidenziava l’incapacità di fronteggiare la tossicodipendenza dei genitori, nonostante la condizione di vicinanza “oggettiva e soggettiva” con il padre e la madre della piccola. La consulenza tecnica d’ufficio metteva inoltre in luce l’incapacità dei nonni, assieme ai genitori, di “favorire lo sviluppo e l’armonizzazione dei figli e di proteggere i nipoti”. Anche per quanto riguarda la mamma dei bambini, il CTU, ne evidenzia “disfunzionalità personologiche croniche, persistenti ed irrecuperabili”.

Il ricorso

I genitori ed i nonni dei bambini, contro la pronuncia della corte d’appello di Genova proponevano quindi, ricorso in Cassazione.

Tra i vari motivi del ricorso, i nonni adducevano la violazione di alcuni articoli della legge 184 del 1983, per essere stata dichiarata l’adottabilità della minore, senza tenere in considerazione l’esistenza di rapporti significativi che avevano intessuto con la bambina.

Veniva sottolineato, come i genitori di Francesca, fossero persone adulte con capacità di autodeterminazione e come tali “esclusive responsabili dei comportamenti inadeguati nei confronti della minore, oltre che delle loro condotte negative, quali l’uso di stupefacenti”.

Tale motivazione è stata accolta dalla Corte di Cassazione. Come si legge nell’ordinanza n.27897/2021 del 13 ottobre 2021, la Corte d’Appello ha infatti, erroneamente attribuito ai nonni, la corresponsabilità delle inadempienze genitoriali, non tenendo conto invece del loro impegno e della loro partecipazione agli incontri protetti e la loro collaborazione con i servizi territoriali.

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