Tutte le prestazioni di sicurezza sociale devono essere riconosciute solo sulla base di determinati criteri oggettivi, quali principalmente le dimensioni della famiglia e il reddito disponibile
Assegno di maternità e bonus bebè devono essere concessi agli stranieri in possesso dei giusti requisiti a prescindere dalla tipologia del permesso di soggiorno (di breve o di lunga durata)
È stata questa la decisione emessa dalla Corte di Giustizia Europa chiamata a pronunciarsi, con sentenza del 2 settembre 2021 QUI, sulla scelta dell’Inps di negare il bonus bebè ai cittadini di Paesi terzi (non europei) privi di permesso di lungo periodo per esigenze di lavoro.
“Secondo la Corte – si legge sul sito del patronato INAS (Istituto Nazionale Assistenza Sociale) –infatti, rifiutare il bonus a persone regolarmente presenti in Italia solo in base al tipo di autorizzazione che consente loro di vivere e lavorare nel nostro Paese è contrario alle norme europee in materia di sicurezza sociale, per le quali è prevista parità di trattamento per tutti i cittadini”.
“Con la questione del bonus bebè – spiega Informazione Fiscale.it- la Corte ha trattato, nello stesso modo e con le stesse conclusioni, anche l’assegno di maternità applicando la stessa regola: tutte le prestazioni di sicurezza sociale devono essere riconosciute solo sulla base di determinati criteri oggettivi, quali principalmente le dimensioni della famiglia e il reddito disponibile”.