Adozione Internazionale: vacanze preadottive anche per le coppie italiane? CAI e ICBF sono a lavoro…

Per sperimentare questa modalità di conoscenza, salvaguardando il minore dalla delusione di un rifiuto, la CAI e l’ICBF (Autorità centrale colombiana) stanno pensando a una variante delle vacanze preadottive (chiamata Modalidad Campamento) che possa essere utilizzata in un futuro, speriamo prossimo, anche in Italia

Anno dopo anno è in aumento il numero dei minori che affollano le cosiddette Neglect List, si tratta di elenchi di bambini soli o abbandonati per i quali trovare una mamma ed un papà è molto più complesso,  magari a causa delle loro situazioni sanitarie o perché facenti parte di fratrie estese ma soprattutto a causa di un età, considerata “troppo elevata”: 9 anni o più.

Per aiutare questi piccoli a trovare finalmente una famiglia che li ami, un metodo potrebbe arrivare dalle vacanze preadottive o “vacaciones en el extranjero”.

Da diversi anni, questo sistema è utilizzato negli Stati Uniti (e in misura minore anche in Germania e Francia, fino al 2015) per quanto riguarda i minori della Colombia e ha dato ottimi risultati. Nel periodo tra il 2004 e il 2014, 760 bambini hanno usufruito della “vacanza preadottiva”; di questi, 528 sono stati adottati, per un’incredibile percentuale di successo che si avvicina al 70%!

Con la vacanza preadottiva i bambini, opportunamente formati, possono trascorrere un tempo di circa un mese presso una famiglia, anch’essa formata. Al termine del periodo di conoscenza e di vita in comune, la famiglia può decidere di adottare il minore, andando incontro a una procedura più veloce in quanto il periodo di affiatamento è già stato effettuato.

La vacanza preadottiva: alcune critiche
La preoccupazione si concentra su quei minori per i quali la vacanza preadottiva non si tramuti in adozione, evento che, nonostante l’elevato numero di successi, può accadere e sulla sofferenza che questo ulteriore rifiuto può nascere nel bambino.

Colombia. Un differente sistema di vacanze preadottive 

Per sperimentare questa modalità di conoscenza, salvaguardando il minore dalla delusione di un rifiuto, la CAI e l’ICBF (Autorità centrale colombiana) stanno pensando a una variante delle vacanze preadottive (chiamata Modalidad Campamento) che possa essere utilizzata in un futuro, speriamo prossimo, anche in Italia.

In sostanza, in questa nuova versione non sarebbe più il minore a raggiungere la famiglia nel Paese della coppia, ma al contrario sarebbero gli adulti a raggiungere il minore nel suo Paese di origine, per partecipare a dei “campi” in Colombia. Dopo un mese circa di tempo, qualora tra bambini e genitori adottivi si sia creato un rapporto di fiducia e affetto, si potrà procedere all’adozione.

Il Convegno Ai.Bi. e Faris per parlare (anche) di vacanze preadottive

Di vacanze preadottive, del loro successo negli Stati Uniti e in altri Paese, e della possibilità di attuare una modalità analoga anche in Italia si parlerà durante il convegno organizzato da Ai.Bi. e Faris per il 15 dicembre dalle ore 16 alle 18,30 Il Made in Italy dell’accoglienza. Affido internazionale, vacanze preadottive, Kafalah e… quali altre forme?”.
Un’occasione, aperta a tutti e gratuita, per sensibilizzare una volta di più la società civile a una riflessione su tutte le possibili forme di accoglienza di bambini stranieri che temporaneamente o definitivamente non possono vivere in famiglia, o che sono in condizioni di particolari fragilità per motivi di conflitto, povertà, calamità naturali.
L’iscrizione, gratuita, e tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata
Chiunque fosse interessato ad avere maggiori informazioni sul sistema delle vacanze preadottive può scrivere una mail a adozioni@aibi.it