Come riconoscersi “genitori elicottero”?

Spettabile AIBC,

sono mamma di un adolescente di 13 anni. Mio marito mi rimprovera perché sostiene che aiuti eccessivamente nostro figlio, accompagnandolo ovunque lui voglia o cercando di aiutarlo nella redazione dei compiti a casa. Io ritengo che il mio sia il normale comportamento di un genitore che ami suo figlio e lo voglia proteggere ed aiutare, mentre mio marito sostiene che il bambino per crescere abbia bisogno di una maggiore autonomia. Cosa ne pensate?

Cara Assunta,

ogni genitore vorrebbe proteggere i propri figli dai i rischi e le disavventure che potrebbero accadere nella loro vita.

Il rischio, si corre quando dalla normale protezione si passi ad un atteggiamento iper protettivo, che non permetta ai ragazzi di sviluppare un’adeguata capacità di gestire le proprie emozioni e comportamenti.

C’è una bella espressione, coniata nel 1990 da due ricercatori: Foster W. Cline e Jim Fay che descrive bene questo atteggiamento, si tratta dei “genitori elicottero”.

L’espressione, richiama l’immagine di mamme e papà che, come degli elicotteri, sorvolano i propri figli cercando di facilitarli ed aiutarli qualsiasi cosa facciano.

Riconoscersi genitori elicottero non è facile e il confine tra protezione e iper-protezione può risultare a volte molto sottile.

Molti sono i comportamenti posti in essere dai genitori elicottero che potrebbero ledere la sana crescita dei propri ragazzi: come scegliere la facoltà degli studi dei figli, svolgere i compiti al posto del proprio bambino o portargli lo zaino fino davanti alla classe.

Cara Assunta, un genitore troppo protettivo nei confronti di un figlio, lo rende vulnerabile e potrebbe formare un adulto insicuro e poco autonomo.

Se ritiene di essere un genitore “elicottero” e  vuole approfondire l’argomento, non esiti a contattarci al 3400088431 oppure richieda un appuntamento all’indirizzo mail cefam@coopaibc.it

 Staff AIBC