MISNA. Che cosa fare per aiutare i minori stranieri soli? Ecco 10 regole che istituzioni e strutture di accoglienza dovrebbero seguire

Nomina immediata di un tutore legale, accesso ai servizi sanitari e sociali, sostegno nei percorsi di autonomia… Sono alcune delle buone pratiche che istituzioni e strutture di accoglienza dovrebbero seguire per poter fornire un aiuto ai minori stranieri non accompagnati (MISNA). Vediamole tutte

I minori stranieri non accompagnati (MISNA) sono bambini e adolescenti che si trovano nel territorio italiano senza la presenza di genitori o altri adulti legalmente responsabili. Si tratta di una categoria particolarmente vulnerabile, esposta a rischi di violazioni e abusi, che necessita di una protezione adeguata e specifica.
Proprio per assicurare il rispetto dei diritti di questi bambini e rendere sostenibile il sistema di accoglienza, la Defence for Children International Italia ha pubblicato una guida intitolata 10 garanzie fondamentali per la protezione dei minorenni stranieri non accompagnati.

Dieci regole per aiutare i MISNA

Il documento si basa sugli standard internazionali e nazionali in materia di tutela dei minori e si rivolge a tutti gli attori coinvolti: strutture di accoglienza, istituzioni e decisori politici.
Il decalogo propone le seguenti garanzie:

  1. Il divieto assoluto di respingimento alla frontiera dei MISNA
  2. L’identificazione tempestiva e accurata dei MISNA, attraverso procedure chiare e affidabili che tengano conto dell’interesse superiore del minore.
  3. La nomina immediata di un tutore legale per ogni MISNA, che ne rappresenti e difenda i diritti e gli interessi in ogni sede.
  4. La valutazione delle condizioni di vulnerabilità dei MISNA e l’attivazione di percorsi personalizzati di protezione e integrazione.
  5. L’accesso ai servizi sanitari, educativi e sociali da parte dei MISNA, garantendo il diritto alla salute, allo studio e al gioco.
  6. L’assegnazione dei MISNA a strutture di accoglienza adeguate alle loro esigenze, evitando il sovraffollamento e la permanenza prolungata in strutture temporanee.
  7. La promozione della partecipazione attiva dei MISNA alle decisioni che li riguardano, ascoltando le loro opinioni e coinvolgendoli nelle attività proposte.
  8. Il sostegno ai percorsi di autonomia dei MISNA al raggiungimento della maggiore età, attraverso misure di accompagnamento e integrazione sociale e lavorativa.
  9. La prevenzione e il contrasto della tratta e dello sfruttamento dei MISNA, attivando meccanismi di allerta precoce e interventi mirati.
  10. Il monitoraggio costante della situazione dei MISNA sul territorio nazionale, attraverso il Sistema informativo nazionale dei minori non accompagnati (SIM).

Un decalogo che, se seguito, rafforzerebbe la protezione di minorenni non accompagnati e giovani in situazione di vulnerabilità, sostenendo i loro diritti all’assistenza e a una cura di qualità.