Comuni ed enti del Terzo Settore: le buone prassi che promuovono l’Affido familiare

“Al minore deve essere garantito il diritto di crescere in famiglia o in un contesto familiare”. Amici dei Bambini e le amministrazioni di Misinto, Lazzate e Cogliate (MB) avviano una campagna sull’affido familiare per applicare realmente quanto previsto dalla legge

Periodicamente, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali monitora la situazione in Italia per quanto riguarda i Minori Fuori Famiglia e l’affido famigliare. Nell’ultima pubblicazione (Quaderni della Ricerca Sociale 61), che si rifà alla situazione di fine 2023, risultavano complessivamente presi in carico 42.002 minori fuori famiglia, compresi i minori stranieri non accompagnati. Di questi, 15.992 risultavano in affidamento familiare (-2,4% rispetto al 2022). Se dal numero si escludono i MISNA, i minori in affido scendono a 15.006 (- 1,4% sul 2022), mentre si attestano a 18.304 i minori accolti in comunità residenziali.
Non serve calcolare le percentuali esatte per rendersi conto di come l’affidamento familiare sia minoritario rispetto all’accoglienza nelle strutture, a conferma di un trend che vede risalire ormai al 2017 l’ultimo anno in cui i dati erano invertiti, con 14.219 minori in affido e “solo” 12.892 accolti in comunità.

Il contesto familiare lo può assicurare solo l’affido

Leggendo questi numeri alla luce della consapevolezza che solo l’accoglienza all’interno di una famiglia può garantire il diritto di ogni minore a essere figlio, è chiaro che serva aumentare la promozione e la conoscenza dell’esperienza dell’affidamento familiare nei confronti delle coppie e dei single. Ma non solo, perché per arrivare a questi, le prime a dover essere sensibilizzate sono le istituzioni , soggetti principali che possono fornire momenti di informazione e di formazione verso questi temi.
Sempre riguardo le istituzioni, è anche fondamentale che esse per prime garantiscano ai minori in affido il riconoscimento gli stessi diritti che vengono riconosciuti a tutti gli altri minori che vivono sul territorio, anche nel caso in cui i vi risiedano solo temporaneamente.

Il regolamento delle amministrazioni di Misinto, Lazzate e Cogliate (MB)

Va proprio in questa direzione la recente delibera delle amministrazioni di MisintoLazzate e Cogliate, nella provincia di Monza e Brianza, dell’entrata in vigore di un regolamento affido per il territorio che riconosce ai minori in affidamento l’accesso ai servizi essenziali, alla scuola (pubblica o paritaria), ecc. alle tariffe minime praticate ai residenti, anche nel caso in cui i minori non siano residenti nel comune di residenza degli affidatari.
Racconta la responsabile del servizio Stefania Balzaretti: l’obiettivo, fin dal principio è sempre stato quello di “Prevenire il disagio di bambini e adolescenti e in generale offrire supporto e servizi alle famiglie. Insieme ad Ai.Bi. Amici dei Bambini abbiamo quindi avviato una campagna sull’affido proprio per applicare nella realtà quello che dice la legge all’art.1 ovvero che al minore deve essere garantito il diritto di crescere in famiglia o in un contesto familiare”.
La bontà del progetto si fa ancor più evidente nel momento in cui ci si rende conto di come, oggi: “Sempre di più tutte le famiglie possono trovarsi nel bisogno, anche secondo formule di affido leggere, come per esempio nel fine settimana o nei pomeriggi”.
La novità del nostro regolamento – prosegue la dott.ssa Balzaretti – è che si vuole agevolare l’affido e sostenere le famiglie affidatarie anche attraverso reti di famiglie di sostegno e, soprattutto, considerare ragazze e ragazzi affidati al pari dei minori residenti nei singoli Comuni”.