Declino della fertilità: una emergenza che riguarda ciascuno di noi

Morse: “C’è un disperato bisogno di aumentare l’istruzione per rafforzare la consapevolezza della crisi, di come è avvenuta e di cosa possiamo fare per invertirla

 Non solo in Italia, ma anche in Europa e nel mondo, nascono sempre meno bambini. Un problema davvero serio, perché secondo alcuni studi, riportati dal Faro di Roma, ciò potrebbe comportare, per 23 Paesi, tra i quali è compreso anche il nostro, un dimezzamento della popolazione entro il 2100.

Se pensiamo che, stando a quanto riporta il web magazine: “la discesa verso il calo demografico inizia a verificarsi con un tasso di fertilità al di sotto della soglia di 2,1” e ad oggi in Italia si attesta su valori di 1,23 bambini per donna, il calcolo è presto fatto!

L’inverno demografico non colpisce solamente il nostro Paese, perché il tasso di fertilità nell’Unione Europea, nel 2019, risulta essersi attestato a 1,53 bambini per donna, ma il lento ed inesorabile declino demografico sembra preoccupare anche le popolazioni oltre oceano.

La fertilità – spiega Informazione Cattolica, riportando le parole di Jennifer Roback Morse, fondatrice negli Stati Uniti del Ruth Institute– è diminuita drasticamente negli ultimi 70 anni. Nel 1950, in tutto il mondo la donna media aveva 4,7 figli. Entro il 2017, tale cifra è stata ridotta quasi della metà a 2,4. È necessario un tasso di fertilità di 2,1 solo per sostituire la popolazione attuale. Già la metà di tutti i Paesi ha una fertilità al di sotto del ricambio. Il declino della popolazione globale potrebbe iniziare già nel 2064“.

Proprio perché il drastico calo demografico è una delle emergenze del nostro secolo, il Ruth Institute, ha deciso di dare vita al Demographic Winter Resource Center. “Il declino della fertilità – sottolinea la dottoressa Morse, come riportato da Informazione Cattolica- è collegato a quasi tutti i problemi che interessano i sostenitori della famiglia: aborto e contraccezione in tutto il mondo, la convivenza preferita al matrimonio e un calo della partecipazione religiosa. Tutti questi aspetti alimentano un inverno demografico globale. C’è un disperato bisogno di aumentare l’istruzione per rafforzare la consapevolezza della crisi, di come è avvenuta e di cosa possiamo fare per invertirla”.