Roma. Adozione internazionale in crisi. Tre anni e mezzo in attesa di decreto

“…Il tutto è stato depositato al tribunale, ma nessuno ci ha mai più contattati. Abbiamo fatto un sollecito a luglio del 2022 ma è finito nel vuoto, e non c’è modo di chiedere un colloquio con il giudice che seguiva il nostro caso…”

Da quando AIBINEWS ha attivato un’inchiesta sull’Adozione Internazionale ascoltando sia le coppie in attesa di adozione, sia gli operatori dei servizi pubblici, sulle cause determinanti gli evidenti ritardi nelle procedure adottive in Italia, sono state davvero molte le segnalazioni arrivate all’associazione. Percorsi adottivi a volte incomprensibilmente lunghi e difficili. Lo racconta molto bene l’ultima lettera arrivata in redazione: quella di una coppia che attende una risposta alla propria domanda di idoneità da ormai 3 anni e mezzo. La condividiamo con voi.

Tre anni e mezzo in attesa di decreto

Buongiorno,
ho visto il vostro articolo in merito alle estenuanti e ormai infinite attese per avere risposta alla richiesta di disponibilità alle adozioni internazionali, e ho pensato di raccontare brevemente la nostra triste e infinita vicenda.
Siamo purtroppo vittime del terribile tribunale di Roma, dove abbiamo presentato domanda nel giugno del 2019 e da cui ancora attendiamo risposta definitiva sull’idoneità.
Siamo stati seguiti, ahimè, da una coppia di assistente sociale e psicologa che ha minato anche la nostra stabilità mentale, oltre che emotiva, con indagini tremende e prive di senso e una prima relazione che non deponeva a nostro favore ma lasciava un punto interrogativo su alcuni aspetti problematici relativi alla famiglia di mio marito (ebbene sì, a 40 anni in Italia bisogna ancora tirare in ballo i propri genitori e le loro problematiche per proporsi come genitori adottivi).
Il giudice ha deciso di proporci un percorso di incontri con una psicologa della ASL, con l’obiettivo di colmare alcune lacune evidenziate dalla relazione su di noi. Abbiamo seguito il percorso e, nell’ottobre del 2021, ci è stato fissato un colloquio per una seconda relazione, sempre dalla coppia di professioniste che avevano scritto la prima. Il tutto è stato depositato al tribunale, ma nessuno ci ha mai più contattati. Abbiamo fatto un sollecito a luglio del 2022 ma è finito nel vuoto, e non c’è modo di chiedere un colloquio con il giudice che seguiva il nostro caso.

Esausti e ormai molto demotivati
(lettera firmata)

 

Chiunque può inviare la propria testimonianza all’indirizzo ufficiostampa@aibi.it.

 

Per rispetto dell’anonimato, la redazione di AIBINEWS ha scelto di non pubblicare i nominativi dei protagonisti così come di Tribunali e servizi sociali coinvolti, pur avendo preso nota di tutti i dati comunicati. Ogni lettera (firmata) viene segnalata, mantenendo l’anonimato, alla Ministra Roccella, in quanto titolare del Ministero della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, nonché Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali.

 

Chi volesse leggere tutte le puntate dell’inchiesta pubblicate da AIBINEWS, può farlo qui: 
prima puntata

seconda puntata
terza puntata
quarta puntata
quinta puntata