Giuseppe di Mauro, presidente di Sipps: “I genitori devono comprendere che un uso limitato va bene per i bambini dagli 8 anni in poi, ma prima di quell’età qualsiasi uso è nocivo”
Divieto assoluto di utilizzare smartphone e tablet fino ai 3 anni, consentito ma per un tempo limitato e solo alla presenza di un adulto dai 4 fino ai 12 anni.
È questa è in estrema sintesi la proposta di legge per regolamentare l’utilizzo degli strumenti elettronici da parte dei minori, firmata da Rosalba De Giorgi, presentata a marzo alla Camera .
A commentare l’iniziativa è anche Giuseppe di Mauro, presidente di Sipps (Società italiana di pediatria preventiva e sociale) che dichiara:
“Ritengo che una legge che vieti l’uso di questi dispositivi da 0 a 3 anni, e lo consenta dai 4 ai 12 anni in modo limitato e solo in presenza di un adulto, possa essere un ulteriore valido strumento per aumentare la consapevolezza sul tema. I genitori devono comprendere che un uso limitato va bene per i bambini dagli 8 anni in poi, ma prima di quell’età qualsiasi uso è nocivo”.
Di Mauro lancia l’allarme sull’abuso di tablet e smartphone dei giovanissimi, un problema che sembra coinvolgere addirittura il 90-95% dei bambini e degli adolescenti italiani.
L’eccessivo utilizzo degli strumenti elettronici può comportare infatti disturbi del sonno, irritabilità, alterazioni dell’umore ed aggressività, fino ad arrivare a vere e proprie dipendenze.