Educazione. Attenzione a lasciare i bimbi soli in balia della tecnologia: il fenomeno Squid Game

Messaggini enigmatici “sullo stile di Squid Game” hanno allarmato le mamme di alcune scuole romane…

Squid Game, o letteralmente il “gioco del calamaro” è solo una delle ultime serie proposte da Netflix che ha avuto un riscontro mediatico impressionante facendo parlare di sé, in particolar modo per il messaggio violento e cinico che veicola, a rischio di far presa soprattutto sugli animi più sensibili come i giovanissimi.

La serie, sudcoreana, narra in nove puntate, la storia di un gruppo di persone che rischiano la vita in un gioco di sopravvivenza, dove chi perde, muore. In palio 33 milioni di euro (in valuta sudcoreana naturalmente).

La serie fenomeno, che ha dilagato nel nostro Paese in particolar modo in autunno, ha messo in allarme genitori ed educatori, temendo l’escalation di nuove challenge di violenza tra i più piccoli, come purtroppo già accaduto in passato a causa di competizioni molto pericolose, veicolate questa volta dai social, dagli esiti, alcune volte mortali.

Così, quando fuori alcune scuole di Roma, del quartiere Appio, alcuni mesi fa sono apparsi enigmatici bigliettini che riprendevano lo slogan della serie ed un numero di telefono da chiamare, i bambini non ci hanno pensato due volte a digitare quel numero incuriositi dal messaggio e non sono neanche mancati tra gli alunni emulazioni del “gioco del calamaro”, con calci e pugni prima di cominciare le lezioni.

Suor Alberta, direttrice dell’istituto elementare Santa Dorotea, a Roma, appena resasi conto dell’accaduto non ci ha pensato due volte e come riportato dal Messaggero ha inviato una lettera a i genitori degli alunni, chiedendo di fare attenzione a lasciare incontrollati mezzi tecnologici in mano ai più piccoli. In particolare, parlando della serie avvertiva: ”Visioni poco idonee che spiegano anche perché i bambini siano sempre più agitati e violenti, mi dicono sia una serie crudele cinica tutto quel che proprio non serve ai nostri ragazzi, bambini che hanno paura di molte cose e rischiano di sentirsi forti in questi mondi inesistenti”.

Carabinieri allertati da altri genitori preoccupati, solo a fine giornata si è scoperto questi bigliettini essere, la trovata pubblicitaria di un’agenzia immobiliare del luogo. Tanto è bastato però ai genitori per capire che bisogna mantenere sempre alta la guardia.