Il laboratorio di equipe. Come costruire l’educatore ideale?

La formazione dei coordinatori nelle comunità educative avviene attraverso l’utilizzo di mattoncini per costruzioni. Un metodo ludico che mette in gioco ogni partecipante

Nelle comunità educative si pone spesso l’attenzione sull’importanza che riveste la formazione degli educatori. Per questo motivo ogni anno la cooperativa Ai.Bi. imposta un piano formativo che supera ampiamente le ore di formazione obbligatoria richieste dal legislatore.

Il calendario formativo

“In particolare, i bisogni formativi vengono condivisi l’anno precedente per poter stilare un calendario formativo il più possibile corrispondente a quanto richiesto.” Spiega il dr Diego Moretti, responsabile formatore della cooperativa. “Sono i coordinatori che conoscono maggiormente le esigenze dei loro educatori. Anche quest’anno però abbiamo voluto dedicare dei momenti specifici per tutto il personale che coordina i nostri servizi”

Come si è svolta la formazione chiamata “Laboratorio di equipe”?

“Negli ultimi anni si è sviluppata una metodologia formativa che prevede l’utilizzo di mattoncini per costruzioni. Ciò che apparentemente è un gioco per soli bambini, si rivela molto utile in una attività opportunamente guidata. Aiuta molto l’aspetto ludico di un’attività che comunque permette di mettere in gioco a diversi livelli ogni partecipante”.
La formazione ha posto il focus sul tema dell’educatore e per questo motivo le tre attività con i mattoncini sono state incentrate sulla metafora del “costruiamo il nostro educatore ideale”. Divisi in due squadre, i dodici coordinatori hanno avuto il primo compito di costruire un personaggio già definito, seguendo le istruzioni.
L’educatore professionale è un professionista che ha caratteristiche innanzitutto dettate da un quadro normativo nazionale. Alcune competenze vengono date per scontate per via del piano di studi e dalle esperienze espresse su un curriculum vitae, ma capita che qualcosa non si incastri così perfettamente.
“Tra gli obiettivi principali c’era quello di dare uno spazio di confronto ai coordinatori; dopo ogni attività manuale si è riflettuto insieme sul tema proposto. Alle due squadre è stato dato il compito di costruire con i mattoncini a disposizione una determinata figura; attraverso la comunicazione, la suddivisione dei ruoli, la negoziazione e la creatività di ognuno, si sono raggiunti due risultati che sono stati successivamente spiegati a tutti i presenti.” Prosegue Moretti. “Il lavoro di costruzione della propria equipe, con il personale selezionato e a disposizione, non è una strada in discesa da compiere in solitaria: richiede proprio abilità di comunicazione, saper dare i giusti ruoli ad ognuno in base alle capacità espresse, oltre che tanta pazienza e un po’ di fantasia!”.

Costruire l’equipe ideale

Nell’ultimo compito, ogni coordinatore ha costruito la sua equipe, utilizzando le varie componenti delle minifigure messe a disposizione. In ogni minifigure, ogni coordinatore ha cercato di sottolineare una caratteristica educativa necessaria, tenendo presente la presenza di più educatori all’interno della sua equipe ideale.
Mani che si intrecciano, parole che scambiano, costruzioni che prendono forma… Ognuno ha dato il suo contributo e i risultati ottenuti sono stati i migliori che si potessero ottenere.

Corsi e informazioni per operatori

Mercoledì 3 maggio alle ore 17:00 si tiene il webinar per operatori dal titolo: Le responsabilità penali e civili dell’educatore che lavora in contesti residenziali
Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria di FARIS a faris@fondazioneaibi.it.
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