Maternità. Basterebbe così poco per vedere neo mamme soddisfatte e bambini distesi: ecco come 

“I momenti di disperazione dei bambini possono essere tantisi ha paura della lontananza dalla mamma, di perdere la sua l’attenzione e si ha bisogno di un porto sicuro”. 

 

Rachele Sagramoso, mamma, ostetrica e blogger, in un post pubblicato alcuni giorni fa, sulla sua pagina facebook, intitolato “pillole di mammitudine”, ribadisce con forza l’importanza che i bambini siano messi al centro della cultura, perché in tale maniera si avrebbero esclusivamente effetti positivi sull’intera società.

Le donne, hanno il diritto di scegliere di essere madri. Di essere supportate in questo percorso e di viverlo in maniera più fisiologica.

“I momenti di disperazione dei bambini possono essere tanti – racconta la mamma – da neonati si teme la solitudine, il freddo, la fame e la mancanza di contatto (coccole, attenzioni, carezze); da ‘neonatoni’ di un anno e più si ha più paura della lontananza dalla mamma, della paura di perdere la sua l’attenzione, e si ha bisogno della sua presenza, della sua vicinanza che è un porto sicuro dal quale tornare dopo le prime esplorazioni”.

Proprio per questo: “lo stare con il proprio bambino, il dedicarsi completamente a lui, magari supportata nelle difficoltà (allattamento, sonno, pianti inconsolabili) è un diritto che porterebbe a far sentire le donne adeguate al loro ruolo di madri, ruolo diventato non fisiologico perché da decenni non si fa esperienza nel diventare madri, nell’essere mamme”.

Basterebbe così poco per vedere neo mamme  felici e bambini sereni. Sarebbe sufficiente offrire loro un po’ di supporto, spiega la Sagramoso: “costerebbe infinitamente meno della solita promessa elettorale dei nidi e le mamme tornerebbero al lavoro in un’epoca più fisiologica per i loro bambini: quindi “produrrebbero” di più e meglio.

La salute dei bambini è un investimento al futuro che la classe politica deve prendere in considerazione, nel momento in cui suppone di voler fare qualcosa di buono”.