Minorenni e pillola dei 5 giorni dopo. Ma è proprio vero che non serve la prescrizione medica?

Gentile Redazione,

nei giorni scorsi, sono venuta a conoscenza della determinazione dell’AIFA di eliminare la ricetta medica per le minorenni che vogliano assumere la pillola dei 5 giorni dopo, EllaOne.

Sono mamma di una ragazza di 16 anni e devo dire che questa scelta non mi trova d’accordo. Mi sembra infatti che venga resa “superficiale” una decisione delicata ed importante per le adolescenti, anzi addirittura controproducente.

I ragazzi devono essere accompagnati dalla famiglia e dalla scuola a comprendere il peso delle loro scelte per essere veramente liberi e consapevoli. Cosa ne pensate?

Mariangela

 

Cara Mariangela,

la sua posizione ci trova pienamente d’accordo.

Come lei scrive, con la determinazione AIFA n.998 dell’8 ottobre scorso, anche per le ragazze sotto i 18 anni cade l’obbligo di prescrizione medica per l’assunzione di EllaOne, la pillola cosiddetta “dei 5 giorni dopo”.

Una decisione, quella dell’AIFA, che ha scatenato un acceso dibattitto nella società civile, tra chi appoggia la scelta dell’Agenzia e chi, invece, la trova sconsiderata, perché lascia sole le adolescenti di fronte ad una valutazione così importante e delicata.

D’accordo con questo punto di vista è anche la senatrice Tiziana Drago, che ha depositato un Disegno di legge per riformare la prima parte della legge 194  introducendo strumenti di prevenzione e proponendo una reale educazione alla salute nelle scuole, che non si limiti ad una mera descrizione delle varie soluzioni per scongiurare una gravidanza, ma che tratti di sessualità a tutto tondo intesa come relazione ed espressione di un sentimento.

Il rischio è che senza il sostegno della famiglia e di una corretta educazione, la sessualità si tramuti per i giovani in un atto superficiale mentre è importante che i ragazzi capiscano il valore delle proprie azioni e ne imparino la responsabilità.

Cara Mariangela, qualora volesse approfondire l’argomento, non esiti a contattarci telefonando al 3400088431 oppure scrivendo all’indirizzo mail cefam@fondazioneaibi.it

Staff AIBC