All’89% degli studenti manca poter ridere con i propri compagni di scuola e al 68% la vicinanza con i coetanei. Inoltre nel 42,7% dei casi è diminuita la motivazione allo studio
Gli studenti italiani divisi tra lezioni e in presenza e didattica a distanza, come hanno vissuto questo lungo periodo di stravolgimento della loro quotidianità sia scolastico che relazionale?
A rispondere a questa domanda ci ha provato un sondaggio realizzato dal Centro di ricerca DRC (Disability Research Centre) dell’Università degli Studi Internazionali di Roma–UNINT al quale hanno partecipato 21.354 studenti delle scuole superiori con età compresa tra i 14 e i 18 anni, provenienti da 92 province italiane.
A renderlo noto è il web magazine Orizzonte Scuola.
Le mura scolastiche non rappresentano solo un luogo dove istruirsi ed apprendere, costituiscono anche un spazio dove instaurare le prime relazioni ed amicizie al di fuori dell’ambito familiare. Dalla ricerca della UNINT è infatti emerso, come a mancare maggiormente agli studenti della scuola, sia ridere con i propri compagni (89%) e la vicinanza con i coetanei (68%), inoltre nel 42,7% dei casi, anche la motivazione allo studio sembra essere diminuita.
Giovani e tecnologia
Venendo poi al rapporto tra giovani e tecnologia, il sondaggio conferma ancora una volta quanto sia stretto il legame tra adolescenti e web: l’85,6% di loro ha dichiarato di usare il pc, anche oltre le ore di didattica a distanza per combattere la noia, il 77,9 %, per rimanere al passo con il programma scolastico e l’86% per tenersi aggiornati, anche se, purtroppo, occorre ancora constatare come il 15,8% dei partecipanti alla ricerca lamenti di non avere un computer adeguato per seguire le lezioni e il 32,2% di avere problemi di connessione in casa.
Non solo difetti, perché a quanto risultato dal sondaggio, la didattica a distanza sembra avere anche i suoi pregi come il non doversi spostare per lunghi tragitti per arrivare a scuola (80,9%) e l’avere più tempo a disposizione (69,2%) anche se il nemico più difficile da combattere per il 57% degli studenti sembra essere la noia.