TikTok, il social dei giovanissimi. Le regole per usarlo con prudenza

La piattaforma genera un forte senso di emulazione. Ecco perché occorre osservare alcune norme di comportamento

TikTok è uno dei social network più in voga tra gli adolescenti. Soprattutto quelli più giovani (vi sono utenti nella fascia tra sei e 16 anni…). Spesso, tuttavia, questo strumento è stato oggetto di forti critiche per lo spirito di emulazione che circolerebbe tra i suoi utenti, spingendoli anche ad azioni violente. Questo perché TikTok è una piattaforma che privilegia l’esibizione di sé: i ragazzi ballano, cantano, recitano. Ma, purtroppo, a volte compiono anche gesti deprecabili. Si pensi al ragazzino che, per puro divertimento, si è filmato mentre uccideva un gattino a calci.

Ci sono allora delle regole che genitori, sempre più preoccupati dalla penetrazione dei social nella vita dei loro figli, e gli utenti medesimi potrebbero osservare per tutelarsi? Il magazine online Aleteia.org ne elenca tre. Ma, per prima cosa, bisogna comprendere cosa sia TikTok. Lanciata a settembre 2016, la piattaforma nata in Cina è una delle più vissute: nell’ultimo mese di agosto ha superato i due miliardi di download in tutto il mondo, riportando 700 milioni di utenti attivi nel solo mese di luglio.

I tiktoker, così si chiamano tra loro gli utenti, creano dei video e li mettono sulla piattaforma. I più seguiti possono vantare decine di migliaia di follower. Usare TikTok è semplicissimo: basta scaricare la App sul proprio smartphone, è possibile iniziare a creare video della durata tra i 15 e i 60 secondi.

TikTok: le regole per usarlo con la dovuta prudenza

Quali sono allora le tre regole che si dovrebbero osservare, secondo Aleteia? In primo luogo la riservatezza: “anche se può sembrare una contraddizione – spiega il magazine – perché su TikTok ci si mostra, comunque non bisognerebbe ​mai comunicare dove si abita, quindi dare indicazioni personali dettagliate sulle proprie abitudini, stile di vita… Non sappiamo chi ci guarda e in che modo potrebbe utilizzare i nostri dati sensibili. Quindi l’invito è a utilizzare TikTok in modo originale e creativo, ma con prudenza, magari sotto la supervisione attenta di un genitore”.

In secondo luogo bisogna sapere che “ciò che si pubblica non ci appartiene più”: “ogni qual volta si carica un video, si fa un commento o qualsiasi azione sui social network, questi contenuti diventano di proprietà del social. Per cui anche quando li cancelliamo, non li togliamo veramente dalla rete”.

Infine, “attenzione a ciò che si pubblica: mai e poi mai, neanche nella chat privata far circolare contenuti che possano in qualche modo mettere in imbarazzo noi o terzi. Oltre a possibili conseguenze legali, dobbiamo essere consapevoli che quando pubblichiamo, perdiamo il controllo di ciò che si pubblica. Un contenuto condiviso resterà in rete per sempre”.

Ci sentiamo di sottoscrivere.

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