Bambini scomparsi. Nella metà dei casi la famiglia ha qualche responsabilità

Sottratti dai genitori o dai parenti per motivi di odio o di controllo. Quali sono le cause, i dati e le soluzioni per prevenire e contrastare il fenomeno dei bambini scomparsi?

Ogni anno, migliaia di bambini scompaiono nel mondo, lasciando dietro di sé una scia di dolore, angoscia e incertezza. Molti di questi casi sono legati a una vendetta familiare, in cui un genitore o un parente sottrae il minore per ferire l’altro partner o per esercitare un controllo. Si tratta di una strategia atroce e assurda, che non tiene conto della sofferenza inflitta al bambino e che non risolve i problemi degli adulti.

La ricerca di Telefono Azzurro

Secondo il rapporto di Telefono Azzurro , la metà dei minori scomparsi in Italia è vittima di una sottrazione nazionale o internazionale da parte di un familiare. Altre cause sono la fuga da casa, istituto o comunità, i rapimenti, le scomparse non altrimenti specificate e i minori stranieri non accompagnati.
Il fenomeno è in crescita negli ultimi anni, soprattutto a causa dei conflitti internazionali che spingono molti bambini a fuggire dalla guerra o a essere deportati. L’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse ha comunicato i dati aggiornati relativi ai primi quattro mesi del 2023: le segnalazioni parlano di 5.908 minori scomparsi, di cui 1.319 italiani e 4.589 stranieri. Sul totale delle scomparse, la percentuale dei ritrovamenti è stata del 73,84% per i minori italiani e del 31,58% per i minori stranieri.

Che cosa fare?

Come agire in caso di scomparsa? Come prevenire e contrastare questo dramma? Come stare vicino ai più piccoli e alle famiglie fornendo loro strumenti sempre più efficaci per segnalare e per comunicare in modo sempre più tempestivo le scomparse? Sono alcune delle domande che si sono poste i vari esperti e politici intervenuti nel convegno.

  1. La prima regola è quella di intervenire con tempestività, sfruttando le prime ore dopo la scomparsa, che sono fondamentali per le ricerche e per scongiurare i rischi anche per l’incolumità del minore. Per questo, è importante contattare subito le forze dell’ordine e il Numero unico europeo per i Bambini scomparsi 116.000, un servizio di emergenza gratuito e attivo 24 ore su 24, gestito da Telefono Azzurro in collaborazione con il ministero dell’Interno.
  2. La seconda regola è quella di creare una rete di cooperazione tra le istituzioni pubbliche, le associazioni no profit e gli enti locali, sia a livello nazionale che internazionale. In questo senso, sono fondamentali il network di Missing Children Europe e l’ICMEC (International Centre for Missing and Exploited Children), che coordinano le azioni di prevenzione e protezione dei minori scomparsi in Europa e nel mondo.
  3. La terza regola è quella di diffondere una nuova cultura della tutela, che faccia comprendere agli adulti che i bambini non sono strumenti per realizzare obiettivi perversi o per sfuggire ai propri problemi. I bambini hanno diritto di crescere al sicuro, in una famiglia che li circondi d’amore e che li rispetti come persone autonome e libere. Per questo, è necessario promuovere percorsi educativi e formativi che valorizzino il ruolo genitoriale e che prevengano i conflitti familiari.