Che cos’è il sexting? Mentre mia figlia utilizzava il cellulare, ho notato delle foto intime di sé e di altri ragazzi…

Gentile Redazione,

sono mamma di una ragazza adolescente che ho sempre pensato responsabile, ma forse un po’ ingenua. Qualche giorno fa, mentre lei utilizzava il suo cellulare, ho notato delle foto intime di sé e di altri ragazzi. Ho sentito parlare di sexting ma non ne so molto… Che cos’è?

Ho provato a parlargliene ma non so come affrontare l’argomento nel giusto modo insieme a lei. Potete aiutarmi?

Grazie

Caterina

Cara Caterina,

l’episodio da lei descritto è conosciuto con il nome di sexting. In effetti è un argomento molto delicato e molto diffuso tra adolescenti e preadolescenti, per questo motivo è importante conoscerlo e imparare ad affrontarlo. Proviamoci insieme.

Il sexting è una pratica che consiste nello scambio di messaggi, audio, immagini o video a sfondo sessuale e sessualmente espliciti, attraverso l’uso di smartphone e chat di social network.

Negli ultimi anni questo fenomeno si è diffuso maggiormente, tanto che secondo una ricerca dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza per la Polizia Postale, ad un adolescente su 10 è capitato di ricevere proposte o praticare sexting. Su questo dato bisogna riflettere sul fatto che per il 70% il genere coinvolto è quello femminile.

Vedendo questi dati, la prima cosa che viene da domandarsi è perché sia così diffuso tra gli adolescenti? Sicuramente questa pratica risponde al bisogno di costruzione e scoperta identitaria tipico dell’adolescenza. In questo modo il sexting può essere vissuto come una dimostrazione di amore, di fiducia, come un divertimento o come un modo per sentirsi grandi. Inoltre vi è una componente molto legata al senso di autostima. Per far capire questo concetto, occorre sottolineare come la pubblicazione di post di fotografie sensuali del proprio corpo faccia ottenere molti più like rispetto alla pubblicazione di una foto di qualsiasi altro genere. Oggigiorno, il numero di like ci fa sentire apprezzati o meno dal pubblico che abbiamo scelto a cui far riferimento. Spesso questo pubblico non è più la sola rete amicale, bensì il web intero. Ciò anche in maniera inconsapevole, soprattutto quando una nostra immagine viene condivisa in catena, facendo il giro del mondo in pochi touch e in pochi secondi. E’ questo il grosso rischio che si corre; mettere in pubblico aspetti personali che possono diventare oggetto di malintenzionati. Le immagini possono essere utilizzate anche a scopo di derisione, a scopo di estorsione, a scopo sessuale e così via dicendo.

Gli adolescenti spesso non conoscono le conseguenze che una pratica come il sexting possa avere: ripeto, si tratta di conseguenze legate al web, quindi la perdita di controllo del materiale condiviso che viene diffuso ledendo la reputazione della persona ritratta; di conseguenze emotive, dovute alla pressione del gruppo dei pari sulla persona che viene spinta a comportamenti che non rispettano la sua volontà; infine si tratta anche di conseguenze legali, poiché talvolta i comportamenti tipici del sexting possono configurare reati connessi con la pedopornografia, quando viene perso il controllo, anche ingenuamente, del materiale.

Quali sono quindi i consigli per ragazzi e genitori?

Il primo passo per i ragazzi per non cadere nei pericoli della rete è l’informazione e l’educazione. E’ fondamentale un’educazione ad un utilizzo sano e funzionale della tecnologia così come della propria sessualità, in modo da poter riconoscere trappole e pericoli celati dietro a Internet.

Per un genitore che si rende conto che il minore è coinvolto nel sexting è importante capire innanzitutto la natura del coinvolgimento, se è volontario, se si tratta solo di gente minorenne o anche maggiorenne, se c’è il rischio di un adescamento online. Una volta compreso questo, è essenziale il dialogo, senza cadere in giudizi sul ragazzo, che potrebbero al contrario rivelarsi dannosi. Infine anche per i genitori l’invito è quello di sensibilizzare sui rischi del web e sulla sessualità.

Il sexting è solo uno dei volti del cyber bullismo. E’ importante conoscere come il cyber bullismo si sta evolvendo e quali sono i rischi ai quali i nostri figli vanno incontro. Per questo motivo, il CEFAM – Centro Europeo Formazione e Accoglienza Minori organizza serate di formazione per genitori in modalità webinar.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a cefam@fondazioneaibi.it o chiamare il numero +39 3400088431.

Diego Moretti

Responsabile CEFAM – Centro Europeo Formazione e Accoglienza Minori