Educatori di comunità anche senza laurea. Un corso professionalizzante Faris

Per rispondere alla cronica, e grave, carenza di educatori di comunità, Regione Lombardia ha emanato una delibera che elimina, seppure temporaneamente e con l’obbligo di rispettare determinati parametri, la necessità della laurea per gli educatori di comunità. Consci di quanto, comunque, sia necessaria la formazione, Faris propone un corso professionalizzante di 70 ore. Con prospettive di assunzione all’interno delle strutture di AIBC Società Cooperativa Sociale

Il problema della carenza di educatori di comunità è un fatto che ben conoscono tutte le realtà del settore. Gli annunci di ricerca sono sempre online e la selezione è continua, ma l’esperienza ci dimostra quasi quotidianamente come le aspettative di chi si presenta siano lontane dalla realtà.
Il tutto a fronte di una richiesta di inserimento che è in continua crescita: nei primi sei mesi dell’anno la nostra cooperativa ha ricevuto 113 domande per la comunità educativa minori, e 74 per le comunità mamma bambino. Anche volendo aprire nuovi servizi, dove troviamo il personale?

Educatori di comunità anche senza laurea: è possibile

È forse anche per questo che nel maggio scorso Regione Lombardia ha approvato una delibera riguardante proprio: “Le figure professionali socio educative che operano nelle unità d’offerta sociale”. In base a quanto deciso, al momento unicamente in via temporanea fino al 31/12/2023, il “soggetto gestore…, motivando adeguatamente la propria scelta, potrà completare il fabbisogno di personale educativo assumendo quale operatore socio-educativo anche chi è in possesso di diploma professionale/istruzione di grado superiore (almeno quadriennale), con comprovata esperienza di almeno 3 anni in ambito socio-educativo ed esperienza specifica in area minori o disabili. Dovrà essere garantita la partecipazione a iniziative di formazione e/o aggiornamento per un minimo di 40 ore annuali”.
Questa possibilità è vincolata anche al rispetto di ulteriori obblighi, come il fatto che “il personale educativo nelle unità d’offerta in oggetto non potrà essere costituito unicamente da operatori in possesso delle caratteristiche sopracitate”. Inoltre, non solo “le procedure di assunzione di tali operatori saranno oggetto di specifica verifica” me viene anche precisato che il ricorso a non laureati sia possibile solo “Qualora le procedure di selezione non abbiano condotto all’individuazione di personale socioeducativo in possesso delle caratteristiche sopra specificate” (ovvero quelle che comprendono la laurea L-19 – Educatore professionale socio-pedagogico – e gli altri requisiti già noti).

La proposta Faris di un corso professionalizzante di 70 ore

Pur con i giusti distinguo del caso, si tratta di un’apertura senza dubbio importante, che offre una nuova possibile strada per rispondere all’annoso problema della carenza d’organico.
Ciò non toglie, però, che per un ruolo così delicato, che richiede in primis la capacità di spendersi nella relazione con gli ospiti accolti, condividendo la quotidianità, utilizzando un sapere pedagogico che orienti ogni singola azione, sia fondamentale avere un’adeguata e specifica preparazione.
Da qui l’offerta pensata da Faris – Family and Relationship International School, la scuola di relazioni familiari di Ai.Bi., e AIBC Società Cooperativa Sociale, di un corso online professionalizzante di 70 ore, che va quindi oltre quel minimo di 40 ore di formazione o aggiornamento annuali richieste dalla Regione Lombardia.
Il corso partirà a settembre, dopo l’estate, e si articolerà in 4 moduli.
Il primo Modulo Servizi è pensato per accompagnare i partecipanti all’esplorazione delle diverse tipologie di servizi in cui un operatore socio-educativo può lavorare.
Il secondo Modulo Approfondimenti scenderà più nei dettagli di alcuni aspetti operativi e culturali di primaria importanza per lo svolgimento delle attività, come le modalità comunicative più congrue da tenere con l’equipe e l’utenza; il funzionamento dell’equipe stessa e i suoi strumenti di lavoro; il mostrarsi adeguatamente assertivi; la gestione della rabbia e dello stress nell’utenza e nell’equipe, ecc.
Il terzo step sarà il Modulo Legale, utile per comprendere le principali implicazioni legislative dell’attività socio-educativa, così da permettere ai futuri operatori di lavorare con maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri, nonché di quelli dei minori e di tutti gli ospiti accolti nelle unità d’offerta.
Il quarto e ultimo Modulo Lavoro permetterà, infine, di ricevere una specifica formazione sugli aspetti amministrativi e contrattuali che caratterizzano l’attività in un’unità d’offerta residenziale. I corsisti verranno anche accompagnati nella stesura di un Curriculum Vitae che valorizzi al meglio le competenze e le esperienze del futuro operatore, fino alla simulazione di un vero e proprio colloquio di assunzione.
Il corso, come detto, sarà professionalizzante e permetterà ai partecipanti di inserirsi nel mondo del lavoro. AIBC SCS sarà disponibile a valutare l’inserimento lavorativo dei partecipanti al corso all’interno dei propri servizi (per saperne di più).
Chi fosse interessato può scrivere una mail a faris@fondazioneaibi.it così da essere ricevere maggiori informazioni ed essere ricontattato nel momento in cui apriranno le iscrizioni.