Il giudice oltre a dare ragione alla mamma “detective” ha disposto il rafforzamento del controllo su tutti i dispositivi dei figli raccomandando anche una maggiore presenza fisica da parte di mamma e di papà.
Mamma e papà hanno il diritto di controllare pc e smartphone dei figli adolescenti?
La questione divide l’opinione dei genitori italiani…
Ad avallare la posizione dei favorevoli a monitorare i “device” dei ragazzi da qualche mese può essere annoverata anche una decisione del Tribunale di Parma, che con sentenza n. 698 del 5 agosto 2020, ha dato ragione ad una mamma che dopo aver acquistato assieme al marito i desiderati smartphone per i figli, ha deciso di installare sui loro telefonini una app per il parental control al fine di monitorare le attività degli adolescenti.
Comportamento assolutamente lecito secondo il magistrato.
A raccontare la vicenda è Il Sole 24 Ore.
La donna, madre di due gemelli di 14 anni era in causa di divorzio con il marito, tra i motivi di discordia proprio la questione dell’uso dei telefonini da parte dei figli.
Sta di fatto che, proprio dal monitoraggio del dispositivo di uno dei figli, la donna ha scoperto di essere al cospetto di un ragazzo trasgressivo, che, oltre ad essere polemico contro la scuola, partecipava ad una chat su Whatsapp di più di 100 iscritti, in cui erano stati condivisi anche contenuti pedopornografici.
La circostanza ha ovviamente allarmato la donna e l’ha portata a contattare le forze dell’ordine. Il Tribunale per suo conto, ha ritenuto assolutamente legittima la preoccupazione della mamma perché, riporta il quotidiano: “l’educazione si manifesta anche tramite il sapersi dissociare dalle condotte antisociali altrui”.
In conclusione, il giudice oltre a dare ragione alla mamma, ha anche disposto il rafforzamento del controllo su tutti i dispositivi dei figli adolescenti che “stanno entrando nel turbolento mondo dell’adolescenza” raccomandando anche una maggiore presenza fisica da parte di mamma e di papà.